Sindacati Militari

“Fatti e Misfatti”: 5° Corso Allievi Vice Brigadieri dell’Arma, Un programma formativo iniziato male che potrebbe concludersi peggio.

Ministero Salute: 28 giugno 2022 bollettino coronavirus in Italia – Positività 24.5% + 348 ricoveri, ieri altri 24.747 contagi.

Un corso iniziato male, con decine e decine di rinunce causate da una circolare rigida – in molti casi irragionevole – che potrebbe concludersi, ancora peggio, con un contagio di massa. Con queste affermazioni il Dirigente USMIA Carabinieri Giuseppe La Fortuna, si mostra particolarmente preoccupato per la salute dei vincitori del concorso da Vice Brigadiere (ma anche dei loro congiunti), che tra qualche giorno saranno chiamati a svolgere le lezioni in presenza presso le aule della Scuola Sottufficiali Carabinieri di Velletri. 

La preoccupazione aumenta – continua La Fortuna – se si pensa che i partecipanti non sono più dei “giovanotti” e soprattutto, molti di loro convivono con parenti anziani affetti da patologie. Per lavorare in un ambiente sicuro dove la salute dei lavoratori non sia esposta a rischio bisogna rispettare scrupolosamente e fare osservare le regole contenute nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/08), ove è sancita la disciplina sul delicatissimo argomento. 

Ma se la diffusione dei contagi è quella annunciata nel bollettino del Ministero della Salute perché obbligare il personale a svolgere lezioni in presenza? Una promiscuità che, nonostante l’impegno dell’Amministrazione e l’attenzione dei colleghi, non potrà mai del tutto scongiurare il rischio contagio. Allora perché il Comando Generale dell’Arma, per soli 15 giorni di lezioni che potrebbero agevolmente svolgersi on-line, non si adopera affinché venga evitato (così come previsto dalla richiamata normativa di settore) un pericolo preannunciato o perlomeno prevedibile?

Prima di proporre un eventuale appello alle Autorità politiche competenti, il Dirigente USMIA La Fortuna, auspicherebbe che le condizioni rappresentate siano sufficienti per far rivalutare le modalità didattiche del corso. Solo in tal modo verrebbe offerta una risposta concreta ed esaustiva alle tante preoccupazioni e perplessità che il personale interessato si sta ponendo in questi giorni.

Il corso in modalità on-line – conclude la Fortuna – in parte già previsto dal programma di formazione, oltre ad evitare un concreto e rischioso focolaio di contagi, consentirebbe all’Amministrazione di risparmiare importanti risorse finanziarie, ottenendo, di contro, gli stessi risultati formativo-professionali.

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