Epurazione al Circolo Polare: L’amministrazione Trump silura il colonnello “ribelle” in Groenlandia
Una singola email ha fatto crollare una carriera militare e riacceso il controverso dibattito sull’acquisizione della Groenlandia, in quello che sembra un classico esempio di come la nuova amministrazione Trump intenda gestire il dissenso nelle fila militari.
Il colonnello Susannah Meyers, fino a pochi giorni fa comandante dell’821st Space Base Group presso la base spaziale di Pituffik, è stata brutalmente rimossa dal suo incarico giovedì 10 aprile 2025. L’annuncio della US Space Force non ha lasciato spazio a interpretazioni: “perdita di fiducia nelle sue capacità di leadership”. In parole povere: chi non si allinea, salta.
L’email che ha scatenato la tempesta artica
Il “crimine” della Meyers? Aver osato esprimere in un’email al personale il proprio disaccordo con le dichiarazioni del vicepresidente J.D. Vance durante la sua visita di fine marzo. Mentre Vance lanciava l’idea che la Groenlandia dovesse liberarsi dal “giogo danese” – suggerendo neanche troppo velatamente che gli Stati Uniti erano pronti a prendere il controllo del territorio – la Meyers tentava di spegnere l’incendio diplomatico.
“Non pretendo di comprendere appieno l’attuale panorama politico”, aveva scritto nel messaggio fatale, “ma posso affermare che le preoccupazioni sollevate dal vicepresidente Vance non rappresentano i sentimenti di questa base”. Una frase che le è costata la carriera.
La scure del Pentagono si abbatte senza esitazioni
La risposta dell’amministrazione non si è fatta attendere ed è stata spietata. Sean Parnell, portavoce capo del Pentagono, ha tuonato sui social: “Azioni che compromettono la catena di comando o sovvertono l’agenda del Presidente Trump non saranno tollerate“. Un messaggio chiarissimo per chiunque, nelle forze armate, stia pensando di deviare dalla linea ufficiale.
Il colonnello Kenneth Klock, comandante della base spaziale Delta 1 di Colorado Springs, ha rapidamente nominato il colonnello Shawn Lee come sostituto, cancellando in un attimo anni di servizio della Meyers.
Un licenziamento che va oltre la semplice insubordinazione
Questo episodio mette a nudo le tensioni crescenti attorno alle mire statunitensi sulla Groenlandia. Non è un mistero che Trump abbia ripetutamente espresso l’intenzione di acquisire l’isola artica, descrivendola come un asset strategico imprescindibile. La visita di Vance faceva parte di questo piano più ampio, che ha già provocato scintille tra Washington e Copenaghen.
La Danimarca continua a opporsi fermamente a qualsiasi tentativo di annessione, mentre tra i groenlandesi cresce il sentimento indipendentista – ma non necessariamente a favore degli Stati Uniti.
Un messaggio per tutti i militari: allineatevi o sparite
La nuova amministrazione Trump sembra determinata a costruire una struttura di comando militare fedele e allineata alle sue controverse mosse di politica estera.
Per chi indossa l’uniforme, il messaggio è cristallino: in questo nuovo corso, il dissenso non è contemplato, nemmeno quando si tratta di placare tensioni diplomatiche internazionali. Nell’era di Trump 2.0, persino una semplice email può trasformarsi in un’arma di autodistruzione professionale.
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