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“Due 007 attorno all’auto di Giambruno, sotto casa di Meloni”: il giallo e l’indagine di procura e servizi

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Domani, nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre 2022 fuori dalla villa della premier Meloni a Roma Sud, dove si trovava anche l’auto dell’ex compagno Andrea Giambruno, gli agenti di una volante di polizia che sorvegliavano la zona notano due persone che armeggiano attorno alla macchina di Giambruno.

I poliziotti si avvicinano e chiedono le generalità ai due, che però mostrano un distintivo qualificandosi come “colleghi” per poi dileguarsi rapidamente. Dopo l’episodio, viene stilato un rapporto che finisce alla Digos e che ricostruisce l’accaduto.

Il rapporto viene portato all’attenzione del capo della Polizia, del ministro Piantedosi, del sottosegretario Mantovano, dell’allora capo dell’AISI Parente e del suo vice Del Deo, oltre che della stessa premier Meloni.

Il procuratore capo di Roma Lo Voi apre un’inchiesta e le indagini vengono affidate all’AISI per identificare i due e capire se vi siano rischi per la sicurezza nazionale. In pochi giorni, grazie alle descrizioni e a verifiche incrociate con le foto, i due sospetti vengono identificati come agenti AISI parte della scorta della Meloni, poi esclusi.

Dopo circa due mesi però l’AISI fa retromarcia, affermando che le celle telefoniche proverebbero che i due quella notte erano altrove. Si ipotizza che potessero essere ricettatori già noti. Il sottosegretario Mantovano ha riferito al COPASIR che gli accertamenti escludono il coinvolgimento di 007 e che la sicurezza della premier non è stata a rischio. L’indagine della Procura prosegue.

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