Industria Difesa

Difesa, nuovo veicolo tattico multiruolo per operazioni delle Forze Speciali

Lo scorso 23 novembre il Governo ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare su uno schema di decreto ministeriale concernente l’approvazione del programma pluriennale di A/R (Ammodernamento e Rinnovamento) n. 17/2020 SMD (Stato maggiore difesa), relativo all’acquisizione di un veicolo tattico multiruolo per le operazioni speciali.

Nella scheda tecnica, lo Stato Maggiore della Difesa precisa che il programma è relativo allo sviluppo, la produzione di 8 prototipi, l’omologazione e l’avvio della produzione di serie relativa ad un Veicolo Tattico Multiruolo per le Operazioni Speciali.

Si ricorda che

Le Forze Armate Italiane – Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare – e l’Arma dei Carabinieri dispongono tutte di un proprio corpo speciale:

  • 9° Rgt. d’Assalto paracadutisti “Col Moschin” (EI)
  • GOI Marina Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN (MM)
  • 17° Stormo Incursori (AM)
  • Gruppo Intervento Speciale (CC).

Le Forze Speciali Italiane dipendono dal Cofs, il Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali. Il comandante del Cofs ha quindi la competenza per le operazioni condotte dai 4 reparti di Forze Speciali Italiane.

Come precisato dal Governo nella documentazione allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma  Finalità del programma persegue lo scopo  di dotare i Reparti di Forze Speciali (FS) di mezzi e materiali adeguati alle specialistiche esigenze proprie delle Operazioni Speciali (OS), in ogni possibile scenario, per poter svolgere in sicurezza le delicate missioni di competenza (Direct Action – DA, Special Reconissance – SR, Military Assistance – MA). Sulla base anche delle esperienze maturate nei teatri operativi, il gap capacitivo individuato e che il programma in oggetto mira a colmare, deriva dal fatto che i Reparti del Comparto OS dispongono di un parco automezzi in grado di soddisfare solo parzialmente le esigenze derivanti dai molteplici scenari d’impiego.
Questa esigenza risulta ancor più evidente quando vengono assegnate alle FS missioni in contesti spazio-temporali che prevedono azioni offensive veloci, in una cornice di proiezione delle forze intermodale e modulare, garantita dalla possibilità di trasporto tramite assetti aerei ad ala fissa e/o rotante e nelle quali è necessario sviluppare dal punto di vista tattico, fasi di combattimento dinamiche, in cui la capacità di reazione ed individuazione della minaccia tramite l’osservazione rappresentano un fattore chiave. A tal fine dovranno essere acquisiti dei veicoli dotati di caratteristiche che garantiscano in misura elevata la mobilità, la modularità, il payload, l’autonomia e la capacità offensiva e forniscano al contempo un adeguato livello di protezione, flessibile e bilanciato.

In relazione al programma in esame, lo Stato maggiore della Difesa, nella scheda tecnica allegata alla richiesta di parere parlamentare, fa presente che il veicolo in linea con più aggiornate tecnologie, dovrà garantire al comparto OS elevata mobilità all terrain in ambito terrestre per un efficace intervento operativo in ogni condizione d’impiego, e in particolare:

– un’elevata mobilità su terreni impervi, abbinata ad una elevata capacità offensiva e a elevata velocità ed agilità;

– capacità di impiego autonomo ovvero in simbiosi con altri veicoli in uso ai reparti del Comparto OS;

– trasportabilità su vettori ad ala fissa e rotante;

– aviolanciabilità (requisito auspicabile);

– interoperabilità e standardizzazione.

Con riferimento alla necessaria compatibilità nel settore C4I (acronimo di Comando, Controllo, Comunicazione, Computer e Intelligence), la piattaforma in acquisizione si dovrà uniformare agli standard adottati sia dalle F.A., sia dalla NATO, ricercando il più elevato livello di interoperabilità operative condotte a livello Joint e Combined. Con particolare riguardo al sistema di Comando, Controllo e Navigazione (C2N) si potrà valutare l’adozione del sistema SICCONA, per veicoli su cui ne sarà richiesto l’allestimento. Quale requisito auspicabile, si dovrà valutare la possibilità di dotare tutti i veicoli in acquisizione di capacità ASID (Air to Surface IDentification).

Il progetto è comprensivo di supporto logistico decennale. Come precisato nella scheda tecnica allegata alla richiesta di parere il supporto logistico nasce dall’esigenza di garantire in un arco temporale di 10 anni il più alto livello di disponibilità operativa del parco mezzi, una volta che sarà avviata la produzione di serie e l’ingresso in linea. E’ strutturato in modo da fornire ai Reparti utilizzatori le capacità logistiche necessarie al mantenimento della piattaforma nel corso della sua vita tecnica. Il supporto logistico considera che il personale manutentore/operatore delle F.A. è già formato su veicoli similari e sistemi attualmente in uso e per alcuni di essi dovrà effettuare soltanto attività di aggiornamento/formazione specifica in funzione dei nuovi veicoli e sui sistemi che vi saranno installati.

In tale quadro, si precisa nella richiamata scheda, adeguata attenzione dovrà essere prevista relativamente alla fornitura di ricambi, attrezzature manutentive per il sostegno diretto e per il sostegno generale. In Teatro Operativo sarà reso disponibile n. 1 set di ricambi necessario per costituire un adeguato volano di materiali per sopperire ai tempi di trasferimento dei materiali.

Riguardo agli aspetti addestrativi, sono previsti dei corsi di formazione per il sostegno diretto e generale per il personale della Difesa già abilitati al mantenimento di veicoli ruotati/corazzati. Sono previsti dei corsi ad hoc in lingua italiana, che dovranno qualificare, ove previsto, il personale specialista all’esercizio tecnico-operativo dei sistemi ed all’esecuzione degli interventi di manutenzione preventiva e correttiva.

La scheda allegata al programma stima il costo complessivo del programma in 15 milioni.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto