Carabinieri

DEBUTTO DEL TASER, RISSA SVENTATA: SALVINI “BUONA LA PRIMA”

Mercoledì a Milano sono comparse le prime pattuglie con il taser, la pistola elettrica. Per ora si tratta di una sperimentazione di tre mesi partita da una delle zone più difficili e complesse della città, la Stazione Centrale. Hanno cominciato i carabinieri del Nucleo radiomobile, con le Volanti della polizia e la Guardia di finanza.

Già la prima sera c’è stata occasione di sperimentare il nuovo dispositivo: un capo pattuglia (soltanto loro sono autorizzati a portare il Taser) ha avvertito tre uomini coinvolti in una rissa che aveva attivato il taser e i tre si sono seduti a terra senza opporre resistenza. È accaduto attorno alle 20.15 in piazza Duca d’Aosta, nel piazzale antistante la stazione Centrale di Milano. Al centralino della polizia è arrivata la segnalazione di una lite tra tre persone, una volante è arrivata pochi minuti dopo e ha chiesto il supporto di un altro equipaggio che aveva in dotazione il taser. Al capo pattuglia con la pistola elettrica è bastato avvertire i tre uomini, armati con una catena e con un corpo contundente non meglio precisato, di aver attivato l’arma per farli fermare. Sono due italiani di 33 e 40 anni e un bulgaro di 30 anni, nei confronti dei quali non è stato disposto alcun provvedimento. Il fatto ha suscitato l’apprezzamento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

I complimenti del ministro

«Sperimentazione del Taser, buona la prima!», scrive Salvini in una nota. «Ieri notte, nei dintorni della stazione centrale di Milano, le volanti della Polizia di Stato sono intervenute per sedare una rissa tra tre persone. Una di loro era armata con un coltello: agli agenti è bastato mostrare il Taser per bloccare i contendenti. Insomma, più sicurezza e meno rischi. Complimenti e grazie alle forze dell’ordine! Avanti così, con la volontà di introdurre il Taser anche per la Polizia Ferroviaria, per la Polizia Locale e per la Polizia Penitenziaria».

Ambulanza obbligatoria

In caso di necessità, il regolamento prevede che il capo pattuglia estragga il taser e lo mostri alla persona (è stato scelto un modello di un giallo acceso proprio perché risalti di più), poi potrà anche accendere un piccolo raggio elettrico di avvertimento, una sorta di riproposizione del vecchio «mani in alto». Se la persona non dovesse buttare la sua arma, allora si potranno sparare due piccoli dardi che rilasciano una scarica elettrica di 5 secondi, in grado di provocare contrazioni involontarie che immobilizzano un uomo. In ogni caso, dopo aver usato la «pistola», sarà obbligatorio chiamare un’ambulanza, perché la scossa, in caso di persone con problemi di salute, può essere pericolosa.

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