Carabinieri

COMANDANTE GENERALE DEI CARABINIERI: ANCHE GRAZIE A LUI IL RIENTRO DEL MARO’ GIRONE

Camerino conferisce la cittadinanza onoraria al generale Tullio Del Sette, comandante generale dei Carabinieri che ha contribuito a fare chiarezza e giustizia sulla vicenda dei marò, nel giorno in cui arriva la notizia del ritorno di Salvatore Girone in Italia. C’è anche il lavoro del comandante Del Sette, dietro alla decisione del tribunale dell’Aja di disporre il rientro di Girone durante l’arbitrato internazionale. «Oggi è un giorno importante per i marò – ha detto Del Sette durante la cerimonia – che attendono l’esito della decisione del tribunale internazionale dell’Aja, sull’istanza cautelare presentata dall’Italia, per far tornare in patria Salvatore Girone, mentre Massimiliano Latorre è già da tempo in Italia con un permesso speciale. A Salvatore rivolgo il mio pensiero. Chissà con quale ansia starà aspettando la notizia, mi sono occupato dei marò quando ero capo gabinetto del Ministero della Difesa. Abbiamo impostato questa nuova iniziativa, per la costituzione in giudizio difronte al tribunale internazionale, per presentare l’istanza cautelare». E’ quanto riporta Monia Orazi per le Cronache Maceratesi.

Il parterre di autorità al teatro Marchetti

Un commento, quello di Del Sette reso pubblico durante la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria nel teatro Filippo Marchetti. In apertura dell’evento, era stato il sindaco Gianluca Pasqui, a rivolgere il proprio pensiero ai due marò, in attesa da quattro anni, di conoscere il loro destino. A consegnare la chiave simbolica della città e la pergamena della cittadinanza onoraria al comandante generale dei carabinieri è stato proprio Pasqui, alla presenza dei consiglieri comunali, delle autorità civili e militari locali, provinciali e regionali, dei parlamentari, dell’arcivescovo Brugnaro, del prefetto di Macerata Roberta Preziotti, del questore Giancarlo Pallini, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui tantissimi carabinieri di ogni ordine e grado.

Il generale Del Sette, comandante generale dell’arma dei carabinieri, è di casa a Camerino, la città di sua moglie Paola Marchetti. Qui si sono sposati il 4 agosto del 1977, due mesi dopo la laurea in Giurisprudenza di Del Sette all’ateneo camerte con una tesi in procedura penale, sulle misure alternative alla detenzione. Nel suo appassionato discorso, in cui ha celebrato la storia e le bellezze artistiche della città, il generale ha ricordato la scelta di dedicare la vita allo stesso lavoro del padre: «La cittadinanza onoraria rafforza il mio legame verso questa professione, scelta a 19 anni con grande trasporto, nel prendere il testimone lasciato da mio padre. Una vita in una grande famiglia, quella dell’arma dei Carabinieri, dove spesso si fanno sacrifici, ma si ricevono anche numerose soddisfazioni».

Del Sette con l’amministrazione comunale

Del Sette ha sottolineato «L’orgoglio di ricevere la cittadinanza onoraria di una città dal percorso nobile e glorioso. Un puro attestato di stima, per chi come me, ha fatto di certi valori il motore della propria esistenza. Questa è la città che io e mia moglie frequentiamo insieme da 43 anni, in cui vivremo, si spera, tanta parte futura della nostra esistenza. Qui c’è uno dei più bei paesaggi naturali che abbia mai visto».

Al pro-rettore di Unicam Claudio Pettinari il compito di consegnare il libretto originale dei suoi studi in giurisprudenza. Del Sette, che tra due giorni compirà 65 anni, ha dedicato la sua cittadinanza onoraria, già conferitagli dal comune di Bevagna dove è nato, anche alla moglie Paola e ai figli Margherita e Leonardo (assente per lavoro) «camerte di grande forza ed antica famiglia, indomita, dotata di grande sensibilità, che mi è stata sempre accanto in ogni incarico che mi è stato assegnato, ho una famiglia meravigliosa, per me motivo di orgoglio».

L’ultima parte del suo discorso il nuovo “cittadino camerte” l’ha dedicata ai tantissimi colleghi presenti, ai compagni di una carriera straordinaria che l’ha visto conseguire altre due lauree col massimo dei voti, in Scienze Politiche e Scienze della sicurezza interna ed esterna, agli uomini della Benemerita che a Camerino nel corso degli anni si sono fatti valere. Del Sette ha ricordato il sacrificio del maresciallo Piermanni (presente la moglie), dei due giovani carabinieri Corinto e Chiarelli trucidati a soli 22 anni nell’adempimento del servizio, del brigadiere Costantini e del collega Beni, sepolti a poca distanza nel cimitero di Fiuminata (commossi i familiari in platea).

«E’ stata una giornata assolutamente emozionante – ha detto Pasqui – il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri che diventa nostro concittadino, grazie al suo percorso di studi nella nostra università con il massimo dei voti, grazie a sua moglie Paola Marchetti che è nostra concittadina, soprattutto anche grazie all’amore che in questi anni ha sempre mostrato per il nostro territorio. La chiave di Camerino che abbiamo dato al comandante, non è la chiave di ingresso alla città, ma è la chiave che apre al futuro, che deve essere simbolo di un percorso fatto di legalità, formazione, valori, di cui il generale è pieno e che oggi purtroppo vengono sempre meno». Un legame, quello con Camerino sottolineato anche dalla moglie Paola Marchetti: «Mio marito ha sempre amato questa città, da quando l’ha conosciuta tramite me, un pò mi sento responsabile del fatto che lui ha conosciuto Camerino e l’ha continuata a frequentare perché gli è sempre piaciuta sin da subito. Qui stiamo sistemando la casa, ci stiamo bene, questa è una provincia tranquilla, un’isola felice in realtà per noi che conosciamo altre realtà».

La consegna delle onorificenze da parte del sindaco Pasqui

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