Carabinieri

Chi erano i due carabinieri che hanno perso la vita nell’incidente stradale nel salernitano

Tragedia nella notte tra sabato e domenica lungo la strada statale che collega Eboli e Campagna, in provincia di Salerno. Un terribile incidente stradale ha causato la morte di due giovani carabinieri a bordo di un’auto di servizio travolta da un SUV.

Le vittime sono il maresciallo Francesco Pastore, 25 anni, originario di Manfredonia, in provincia di Foggia, e l’appuntato scelto Francesco Ferraro, 26 anni, di Montesano Salentino, nel Leccese. I due militari prestavano servizio presso la caserma dei carabinieri di Campagna.

L’incidente è avvenuto intorno all’1:30 della notte tra sabato e domenica, lungo la statale che collega Eboli e Campagna, all’altezza del km 40. I due carabinieri viaggiavano a bordo di una Fiat Tipo di servizio, quando sono stati travolti da un SUV Nissan Qashqai che procedeva nella loro stessa direzione. L’impatto è stato violentissimo e per i due giovani non c’è stato nulla da fare.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso dei due militari. I rilievi per determinare la dinamica dell’incidente sono stati effettuati dai carabinieri della compagnia di Eboli. Il conducente del SUV, rimasto illeso, è stato sottoposto agli accertamenti alcolemici e tossicologici di rito.

Dopo aver appreso la notizia, la mamma e alcuni familiari di Ferraro sono partiti per Salerno. Il 26enne viene descritto come un ragazzo innamorato della divisa che indossava. Dopo la scuola allievi, era stato in servizio prima a Eboli e poi a Campagna. Avrebbe compiuto 27 anni ad agosto.

Anche il maresciallo Pastore coltivava la passione per l’Arma fin da piccolo. Suo padre Matteo presta servizio presso il radiomobile dei carabinieri di San Giovanni Rotondo. La famiglia Pastore ha una tradizione di militari.

La tragica scomparsa dei due giovani carabinieri ha destato profondo cordoglio nell’Arma. Il comandante provinciale di Salerno ha espresso “dolore e commossa partecipazione” per l’accaduto. I due militari sono stati descritti come ragazzi che amavano la divisa fin da giovanissimi. Le indagini chiariranno la dinamica della tragedia.

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