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Carabinieri, distribuito il manuale sindacale a tutti i reparti. L’Arma riparte dalla cultura per seminare il cambiamento

Il 1° maggio, festa dei lavoratori, è l’occasione per fare il punto su alcune importanti novità in tema di diritti sindacali che riguardano anche le forze armate.

La settimana scorsa l’Arma dei Carabinieri ha organizzato presso la Scuola Ufficiali di Roma un seminario sul “Sindacalismo militare nell’ambito del diritto sindacale, profili costituzionali e sviluppi teorici-pratici in atto” in cui è stato presentato il libro “Diritto del lavoro e sindacale militare” scritto dalla Prof.ssa Silvia Ciucciovino, giuslavorista e membro del Comitato Etico-Giuridico dell’Arma.

L’incontro, a cui ha partecipato il Comandante Generale Teo Luzi, ha visto la presenza di autorevoli esperti del mondo accademico e giuridico: il giuslavorista e membro del Comitato Etico-Giuridico dell’Arma; il Cons. Giancarlo Coraggio, già Presidente della Corte Costituzionale; il Prof. Alfonso Celotto, Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università Roma Tre e la Prof.ssa Paola Bellocchi, Ordinaria di Diritto del Lavoro all’Università di Teramo.

Il seminario rientra nel percorso avviato dall’Arma per approfondire i temi del sindacalismo tra le forze armate, un tema di grande attualità. Lo scorso aprile, infatti, la Rappresentanza Militare ha cessato le proprie funzioni.

Proprio in previsione dell’entrata in vigore a pieno regime dei sindacati militari, lo scorso 6 febbraio il Capo del I Reparto Generale dell’Arma, Generale Ugo Cantoni, ha firmato una determina per l’approvvigionamento di 1.658 copie del manuale “Diritto del Lavoro e Sindacale Militare”.

Il volume, edito da Giappichelli, sarà distribuito in tutti i reparti sul territorio nazionale per formare il personale sulle nuove dinamiche sindacali che si aprono anche nell’Arma.

L’editore Giappichelli – si legge nella determina – scelto per la sua competenza specifica nelle pubblicazioni giuridiche, ha riservato uno sconto del 30% sul prezzo di copertina, pari a 50 euro. La spesa complessiva di 58.030 euro graverà sulle dotazioni del 2024 del Centro Unico Contrattuale.

Sindacalismo militare, la teoria non basta

L’acquisto e la distribuzione di questo manuale rischia di rimanere un mero esercizio teorico, se non sarà accompagnata da una reale volontà di aprire spazi di agibilità sindacale nell’Arma. I diritti sanciti dalla Costituzione e dalle pronunce della Consulta devono trovare attuazione concreta, altrimenti si tratterebbe solo di vuota retorica.

Le associazioni sindacali dei militari devono poter svolgere il proprio ruolo in modo effettivo, non solo sulla carta. I vertici dell’Arma sono chiamati ad una prova di maturità, dimostrando coi fatti e non solo a parole di saper accogliere questa ventata di democrazia al proprio interno.

Sarebbe un clamoroso autogol distribuire migliaia di manuali salvo poi lasciarli a prendere polvere negli scaffali, gettando alle ortiche denaro pubblico. Questi investimenti culturali acquisteranno senso solo se serviranno ad aprire un confronto vero, seppur nel rispetto delle specificità militari. La dottrina ha senso se informa le scelte, non se rimane lettera morta.

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