Esercito

Cecchini d’Elite: addestramento dei tiratori scelti dell’Esercito Italiano

Nell’ambito delle attività addestrative pianificate dal comando delle Forze Operative Sud, si è conclusa nei giorni scorsi, presso il poligono di Furbara, l’esercitazione “ARES 2025”, un’attività addestrativa finalizzata a valutare la preparazione dei tiratori scelti provenienti da vari reparti dell’Esercito Italiano.

L’esercitazione, durata due settimane, è stata condotta dal 1° reggimento della brigata “Granatieri di Sardegna” e si è articolata in due fasi: la prima dedicata all’affinare le procedute tecnico/tattiche tra i diversi team coinvolti, la seconda allo svolgimento di esercitazioni a fuoco condotte in un hub sperimentale creato per l’occasione.

I nuclei tiratori scelti si sono addestrati nella pianificazione, nell’organizzazione e nella condotta di attività di tiro diurne e notturne, in diversi scenari operativi e in condizioni ambientali differenti. Sono stati utilizzati anche i sistemi di simulazione in dotazione all’Esercito, come il Sistema FATS (Fire Arms Training System) che è un sistema interattivo per l’addestramento al tiro con le armi individuali e di reparto in grado di interagire, attraverso l’armamento in dotazione, su molteplici tipologie di scenari operativi, tramite video-proiezione di soggetti e altri elementi su schermo e il sistema VBS (Virtual Battlespace) che, attraverso l’utilizzo degli ambienti virtuali, consente di addestrare efficacemente il personale e analizzarne le reazioni anche di fronte a condizioni estreme. Nel corso dell’esercitazione sono state sperimentate alcune innovazioni nell’impiego dei nuclei di tiratori scelti, tra i quali l’utilizzo di droni, di unità cinofile e di binomi a cavallo, oltre all’impiego di nuclei tiratori scelti composti da tre unità, sperimentando la terzina al posto della classica coppia.

Al termine dell’attività addestrativa il comandante della brigata “Granatieri di Sardegna”, generale di brigata Giuseppe Diotallevi, nell’incontrare il personale esercitato, ha sottolineato l’importanza che rappresenta, oggi più che mai, l’addestramento. Esso deve essere garantito dai comandanti a tutti i livelli in modo serio e costante, per mettere in condizione gli uomini e le donne dell’Esercito Italiano di poter raggiungere gli obiettivi fissati ed operare in una cornice di totale sicurezza. Concludendo, il generale ha evidenziato la validità dello scambio di esperienze tra diverse unità dell’Esercito e l’importanza della standardizzazione delle procedure in un’ottica di interoperabilità pluriarma.​

 

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