(di Matteo Radogna) – La caccia a Igor ha attratto nella zona della Bassa militari e corpi speciali provenienti da tutta Italia. La presenza del killer, quindi, oltre a terrorizzare i cittadini, ha avuto però anche un effetto economico positivo per la comunità di Molinella, con i bar, ristoranti e alberghi sempre pieni grazie ai tanti militari dei corpi speciali arrivati nella Bassa. Peccato, però, che una volta andate via le forze dell’ordine siano rimasti i conti da pagare. E c’è chi fra gli albergatori rischia di chiudere, proprio per non aver ancora riscosso quanto dovuto.

 

Blitz dei carabinieri e forze speciali nella Bassa durante la latitanza di Igor

 

È il caso di Hanna Skripak, 56 anni, titolare del Rooms and Breakfast ‘Cesare Magli & Figli’: «In aprile ho ospitato i cacciatori di Calabria, impegnati nelle ricerche al killer Igor. Occupavano gran parte delle camere e quindi, in quel periodo, non ho potuto avere altre entrate. Ragazzi con cui ho stretto amicizia, e che ho trattato come parenti stretti: preparavo loro ogni giorno la colazione (60 uova), pur non essendo compresa, e poi pulivo le loro mimetiche. A settembre se ne sono andati e mi sono informata per ottenere il saldo della fattura. Si parla di circa 33mila euro più Iva».

 

A questo punto, è iniziata l’odissea della donna: «Finalmente in dicembre mi è arrivata una mail certificata con cui mi si chiedeva di inviare la fattura intestata alla prefettura. Il pagamento era previsto in 60 giorni. A febbraio doveva essere saldata la fattura, ma non ho visto un centesimo». E qui sono arrivati i problemi: «Sono stata costretta a chiedere una mano al proprietario dei muri, Paolo Ghedini, che mi ha sostenuta economicamente. Non riesco più ad assolvere ai miei impegni con la banca. Per me questa fattura è il guadagno di un anno. A tutto questo si aggiunge mia madre anziana da aiutare, un nipote che studia da mantenere e un figlio che ha bisogno di sostegno».

Skripak ci tiene a precisare che il ‘debitore’ è lo Stato, non i cacciatori di Calabria: «Sono venuti a Molinella a fare il loro dovere e mi hanno fatto un regalo per ringraziarmi. La mia attività ha quasi il massimo del punteggio su Booking e Tripadvisor».

Le fa eco Ghedini: «Hanna era la badante di mia madre, che purtroppo è morta. Dopo il lutto familiare, le ho proposto di restare e occuparsi del Rooms and Breakfast. Ha aperto la sua partita Iva e finora non ci sono mai stati problemi. Le sto dando una mano perché ho capito che è in buona fede, e non è colpa sua».

Skripak non è l’unica a non essere stata pagata: altri alberghi attendono il saldo delle fatture. La prefettura ha chiesto fondi per effettuare i pagamenti, ma all’inizio dell’anno è sempre complesso ottenere nuove risorse. (Il Resto del Carlino)