Pensioni

Basta rateizzare, INPS suggerisce il pagamento immediato della liquidazione. “I soldi ci sono, sostenibile pagare subito”

Statali: è giusto il pagamento a rate del trattamento di fine servizio?

Il pagamento del trattamento di fine servizio (Tfs) a rate per gli statali ha suscitato molte polemiche negli ultimi anni. Molti si chiedono se sia giusto far aspettare i dipendenti pubblici anni per ricevere questa somma di denaro. L’Inps, tuttavia, ha recentemente aperto la discussione sulla sostenibilità del pagamento immediato del Tfs, anche se arriva da un Presidente Uscente (Tridico) nel discorso di addio all’Istituto Previdenziale. Una vera e propria bomba lasciando intendere che a oggi le uniche ragioni che giustificano un pagamento ritardato del Tfs/Tfr per i dipendenti pubblici sono politiche.

Come funziona oggi il pagamento del Tfs/Tfr nella Pubblica amministrazione

Il pagamento ritardato del Tfs/Tfr per i dipendenti pubblici venne introdotto diversi anni fa con lo scopo di risanare la finanza pubblica. Nel dettaglio, le attuali regole prevedono che la liquidazione debba essere pagata:

  • entro 105 giorni nei soli casi di cessazione motivata da inabilità o decesso;
  • tra i 12 e i 15 mesi in caso di cessazione per raggiungimento del limite di età (pensione di vecchiaia) o per scadenza del termine del contratto a tempo determinato;
  • tra i 24 e i 27 mesi nei casi di dimissioni o pensionamento anticipato.

Inoltre, i suddetti termini valgono solamente per la prima tranche di pagamento. L’importo del Tfs/Tfr spettante al dipendente pubblico, infatti, viene suddiviso in tante tranche da 50 mila euro, il cui pagamento viene dilazionato annualmente.

Un dipendente andato in pensione a 67 anni con Tfr da 120 mila euro, quindi, ne riceverà i primi 50 mila dopo oltre un anno dalla cessazione del servizio: dovrà aspettare poi ulteriori 12 mesi per gli altri 50 mila e altri 12 per i restanti 20 mila euro.

Questi termini valgono ancora oggi, ma l’Inps ha previsto un finanziamento agevolato grazie al quale i dipendenti pubblici interessati possono richiedere tutto il Tfr/Tfs in un’unica soluzione, e senza dover aspettare tutto quel tempo, accettando di pagare un minimo di tasso d’interesse.

I soldi per pagare la liquidazione ci sono

La notizia che ha stupito molti dipendenti pubblici è giunta dal presidente uscente dell’INPS Pasquale Tridico, durante la sua conferenza di “congedo” dalla guida dell’Istituto. Il bilancio appena approvato presenta un avanzo di esercizio di oltre 7 miliardi e una situazione patrimoniale netta positiva di 23 miliardi, cifre mai viste prima. Di conseguenza, Tridico ha proposto che sia possibile ricominciare a pagare immediatamente la liquidazione ai dipendenti pubblici che lasciano il lavoro, poiché questo costo è “alla portata” dell’INPS.

Questa opinione contrasta con quella sostenuta dagli avvocati dell’Inps e dello Stato durante l’udienza del 9 maggio scorso presso la Corte Costituzionale. Qui, si è discusso sulla legittimità del differimento fino a 5 anni del pagamento del Tfs ai dipendenti dello Stato, misura introdotta anni fa per risanare la finanza pubblica. Secondo l’INPS e lo Stato, una sentenza a favore dei sindacati comporterebbe un costo di 14 miliardi per l’Istituto e un buco nei conti dello Stato.

Attesa per la sentenza della Corte Costituzionale

I problemi finanziari connessi al pagamento delle liquidazioni ai dipendenti pubblici sono stati riportati alla ribalta con l’attuale ripresa dell’inflazione. Se infatti il trattamento di fine servizio viene pagato con ritardo e con un tasso di inflazione in aumento, il valore della somma erogata sarà inevitabilmente svalutato, costituendo una sorta di “contributo di solidarietà” a carico dei dipendenti statali. La Corte Costituzionale si esprimerà nei prossimi giorni sull’argomento, interessando tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici.

Comunque sia, nel 2022 sono state liquidate 155.945 pensioni con un calo del 9.4% rispetto al 2021, e gli importi medi erogati sono stati pari a 2.064 euro, in aumento del 2%. Si tratta di numeri che non possono essere trascurati e che confermano l’importanza di una soluzione rapida al problema.

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