Era il 4 gennaio di tre anni fa e, in qualche modo, Tedesco deve aver letto o essere venuto a sapere dell’augurio. Eugenio Pini, dandogli mandato di presentare una domanda per diffamazione aggravata, visto che tutto era comparso in internet e avevavno ricevuto una diffusione planetaria.

Laritonda è stato costretto a rivolgersi al legale di riferimento Mauro Gasperin, ma per difendersi dall’accusa. Il processo è aperto ieri mattina, nel tribunale di Belluno, con il giudice Feletto che ha raccolto le liste dei testimoni, a partire da quella del pubblico ministero Tricoli e rinviato al 19 novembre, per iniziare ad ascoltarli. La parte civile potrebbe anche chiedere i danni, al momento della discussione finale.

Imputato di omicidio preterintenzionale, Tedesco è colui che ha accusato del pestaggio gli altri due colleghi Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, diventando il supertestimone nel processo, a nove anni dalla morte di Cucchi. Il vicebrigadiere ricercato da difensore dalle botte degli altri due militari, dopo l’arresto del 15 ottobre 2009, a Roma. (Corriere delle Alpi)