Carabinieri

Aprilia allarme sicurezza: organici ridotti al cospetto di una criminalità armata in forte crescita “una sola pattuglia per 75mila abitanti”

Aprilia (LT) – Terra di fuoco. Dopo l’ennesima operazione ad alto rischio, condotta con encomiabile coraggio e professionalità dai Carabinieri del Nucleo Operativo del Reparto Territoriale di Aprilia – culminata nel sequestro di un autentico arsenale da guerra e con l’arresto di soggetti legati alla criminalità organizzata – Carmine Caforio, a nome di USMIA Carabinieri, esprime profonda gratitudine per lo straordinario impegno degli uomini e delle donne dell’Arma, impegnati in uno dei contesti più complessi e pericolosi del Paese.

“Aprilia è una bomba a orologeria, pronta a esplodere! – dichiara preoccupato Caforio – I nostri militari affrontano ogni giorno una criminalità sempre più spregiudicata, dotata di mezzi e metodi da ‘banda armata’, in un territorio vasto e densamente popolato – anche da orde di clandestini –, spesso lasciato senza un adeguato presidio per la cronica carenza di organico.”

I Carabinieri delle Stazioni, della Centrale Operativa, del Nucleo Operativo e Radiomobile operano in condizioni estreme: turni prolungati, carichi insostenibili, rinunce a riposi e licenze. Una situazione ormai pericolosamente strutturata, che compromette la salute del personale e l’efficacia della sicurezza pubblica.

“Settantacinquemila abitanti censiti, senza contare i clandestini, spesso sfruttati dalla criminalità: non possiamo più coprire un territorio così vasto con risorse ridotte all’osso, a stento sufficienti per garantire una pattuglia a turno – prosegue Caforio. Analoga criticità si registra nei reparti della Compagnia di Latina, dove questa Associazione è già intervenuta più volte.”

Al Comandante Generale dell’Arma, Luongo, chiediamo il giusto riconoscimento per questi valorosi Carabinieri; ai Ministri dell’Interno e della Difesa rivolgiamo invece un appello urgente: servono più risorse, più tutele e dispositivi di protezione (DPI richiesti con lettera USMIA del 28.04.2025).

Urge un concreto potenziamento del pronto intervento, spesso unica avanguardia a tutela del cittadino. Non si può garantire sicurezza se chi la assicura viene lasciato solo. Occorre ascoltare chi è in strada, immerso in una realtà che non consente improvvisazione e che non può più sostenere l’endemico assottigliamento di risorse.

Chi indossa una divisa merita rispetto, tutele e supporto. Lo dobbiamo a loro, alle loro famiglie e alla comunità che difendono, anche a costo della vita. Caforio conclude: “A breve, il Segretario Regionale Lazio, Mario Panarello, insieme ai dirigenti locali, terrà una riunione straordinaria a Latina per affrontare la grave carenza organica, che accresce i carichi di lavoro e danneggia l’integrità del personale. Una criticità già denunciata da questa Associazione, che continuerà a farsi sentire in ogni sede istituzionale per difendere la sicurezza collettiva e la dignità di chi la garantisce con onore, sacrificio e ardimento.”

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