Al mare col bonus vacanze per fare furti e rapine. Scoperti ed arrestati dai carabinieri
Prima perlustravano vie e punti di ritrovo dei giovani, una volta individuati i gruppi più vulnerabili, ne approfittavano, meglio se nelle ore notturne, per aggredirli e derubarli. Ci hanno pensato i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Alassio, con l’aiuto dei poliziotti del locale commissariato, a porre fine alle razzie e ai soprusi della gang – sette ragazzi di età compresa tra 18 e 22 anni, tutti residenti in Piemonte nelle province di Torino e Vercelli con precedenti per reati contro il patrimonio; di origine marocchina tranne un ivoriano, ma nati in Italia (considerati ‘di terza generazione’, dunque italiani a tutti gli effetti) – arrestandoli mentre fuggivano correndo poco dopo l’ennesimo colpo ai danni dei malcapitati di turno, avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto.
L’indagine lampo degli investigatori dell’Arma agli ordini del Maggiore Ferrari, denominata ‘Young Robbers’ (giovani rapinatori), pone a carico dei sette fermati altre 4 rapine, ma il numero potrebbe salire. La banda agiva in centro, tra i caruggi attorno al Budello, le vie attigue e il pontile Bestoso, bloccando quelle che consideravano facili prede derubandole non lesinando calci e pugni, peggio ancora se osavano ribellarsi. Una di queste è ricorsa persino alle cure del pronto soccorso in ospedale per uno sfregio al volto causato da un coccio di bottiglia. I sette, figli di famiglie normalissime e con lavori regolari, figuravano in vacanza ad Alassio presso un albergo del luogo. Subito dopo avere messo a segno i colpi, tornavano nelle loro stanze a cambiarsi per poi poter uscire tranquillamente, depistando così anche eventuali testimoni oculari. Nelle loro camere d’albergo sono state rinvenute alcune magliette e pantaloni sporchi di sangue delle vittime, droga, oggetti rubati (soldi, cellulari, collane, carte di credito) e gli zainetti pronti per la fuga. Tra coloro che hanno denunciato l’aggressione, anche alcuni minorenni. “Si tratta di una vera e propria banda formata da giovani violenti e pericolosi che hanno portato inquietudine e panico in città, fortunatamente siamo riusciti a fermarli” ha sottolineato il Maggiore Ferrari del comando alassino. “Le indagini proseguiranno in quanto non escludiamo che dietro ad altri episodi e denunce vi sia la loro responsabilità”. I sette sono stati trasferiti nelle case circondariali di Genova-Marassi, Sanremo, Imperia e Vercelli a disposizione dell’autorità giudiziaria.