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ACCORDO ARAN/SINDACATI, IL “MINI” RINNOVO DEGLI STATALI E’ VICINO, ADDIO AGLI SCATTI UGUALI PER TUTTI

Forse si avvicina il momento dei (mini) aumenti per gli oltre 3 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione. Ma, se così sarà, i contratti da discutere non saranno più undici, bensì cinque. È stato firmato tra Aran e sindacati l’accordo che riduce i comparti del pubblico impiego a quattro, al termine di un incontro fiume che si è chiuso nella notte. «Stanotte chiuso accordo su riduzione a 4 comparti. Sistema contrattuale più semplice e innovativo per lavoratori pubblici e Paese» ha scritto su twitter il ministro della Funzione pubblica e semplificazione Marianna Madia.

Cosa succederà adesso? Cgil, Cisl e Uil dicono che il governo «non ha più alibi»: deve aprire «subito» le trattative per il rinnovo del contratto, visto che il blocco è stato bocciato da una sentenza della Corte costituzionale di quasi un anno fa, e trovare risorse aggiuntive. Al momento sul piatto ci sono i 300 milioni di euro previsti dalla Legge di Stabilità. Una dote che, secondo gli stessi sindacati, porterebbe ad un aumento di appena otto euro al mese. Il governo ha già detto che non seguirà il metodo dei polli di Trilussa,cioè aumenti uguali per tutti, ma che terrà conto sia delle fasce di reddito sia della produttività. Il percorso, però, è ancora lungo. Entro un paio di settimane i sindacati saranno convocati al ministero

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