Esteri

A 30 anni diventa sergente dell’esercito degli Stati Uniti d’America. Giulia Masiero: “È una gioia più grande della laurea”

“È una gioia più grande della laurea”. Sono queste le parole con cui la 30enne Giulia Masiero ha commentato al Giornale di Vicenza la sua promozione a sergente dell’esercito Usa. Masiero è la prima immigrata italiana a raggiungere questo grado.

Masiero, originaria di Brogliano, il piccolo paese della valle dell’Agno, si è trasferita negli Stati Uniti nel 2015 e ha iniziato la carriera militare.

La 30enne si è laureata in lingue orientali all’università Ca’ Foscari di Venezia “ed è partita subito dopo per la Cina nella regione del Kuming per perfezionare la lingua, insegnando l’inglese ai bimbi cinesi. Tornata a Brogliano ha deciso di ripartire, questa volta per gli Usa, il Texas, dove ha intrapreso la strada per raggiungere il traguardo, da sempre sognato, quello di entrare nell’esercito degli Stati Uniti d’America. Nel frattempo si è dedicata al volontariato fino a che nel 2018 ha finalmente indossato la divisa militare”, si legge sul quotidiano.

Dopo l’arrivo Giulia ha fatto richiesta per la cittadinanza americana e l’ha ottenuta: “Dopo tanti sacrifici sono diventata ufficialmente cittadina americana. Essere cittadina americana è un onore, non un privilegio. Sono fiera di essere americana e di essere un soldato di questa grande nazione. Non dimenticherò mai le miei origini, ma ora l’America è un posto che posso chiamare casa”.

Dopo due anni di arruolamento è stata promossa a sergente. Scrivendo ai genitori di Brogliano della promozione aggiunge: “Se la laurea mi sembrava un grande traguardo, quello di sergente acquista un valore aggiunto, che mi dà lo slancio per ulteriori conquiste in futuro. Sono stata seguita da un’eccellente leadership, a partire dal mio sottufficiale Nco, che mi ha insegnato tutto quello che so sulla fornitura, fino al mio primo sergente e al mio primo comandante. È stato un onore lavorare per tutti voi. Grazie a tutti quelli che erano presenti alla cerimonia e a tutti quelli che mi sostengono nei miei obiettivi”.

“Posso dire che dopo la cittadinanza americana, e il grado di sergente dell’esercito Usa – racconta la mamma Virginia al giornale – traguardi che ci ha resi orgogliosi di nostra figlia, siamo certi che, forte e determinata, raggiungerà altri traguardi prestigiosi. È importante che conservi dentro di sé la determinazione, che l’ha sempre contraddistinta”.

L’arruolamento e l’addestramento

L’addestramento è duro per tutti. E per una donna lo è perfino di più. «I giubbotti antiproiettile fanno male al seno, e poi ricordo le settimane di addestramenti nei boschi o in pieno deserto, senza neppure la possibilità di fare una doccia, di depilarmi o lavare i capelli. Inoltre, lo scorso anno sono andata in missione in un Paese arabo, dove le donne non sono certo considerate alla pari degli uomini: in situazioni come quelle, noi soldatesse dobbiamo adottare ulteriori cautele e sottostare a regole molto rigide».

La carriera e la promozione a sergente

Giulia Masiero non ha mai mollato. Oggi lavora nel corpo del quartiermastro e si occupa di logistica militare. Ma perché non indossare la divisa italiana? «Semplicemente perché avevo preso la decisione di rifarmi una vita qui. Senza contare che l’esercito americano è molto più moderno e avanzato, e offre più opportunità di carriera e di esperienze all’estero». Lunedì è arrivata la promozione a sergente. «Un grande onore. E il merito è anche di tutti coloro, a cominciare dal mio comandante, che hanno creduto nelle mie qualità di leadership». Il futuro? «Vorrei proseguire su questa strada e magari, un giorno, diventare ufficiale. Ma il mio sogno è quello di essere trasferita nella base americana di Vicenza. Sarebbe bellissimo tornare a casa… con indosso la divisa».

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto