Polizia

2020 —> 2021 Lo sforzo straordinario delle poliziotte e dei poliziotti va riconosciuto in maniera concreta



L’anno che si sta chiudendo, il 2020, è stato uno dei più complessi e difficili nella storia della Repubblica, ma anche per l’Europa e il mondo intero. Con un carico di criticità e problematiche che non si concluderanno, purtroppo, allo scoccare del 2021, ma che, anzi, ci accompagneranno per il prossimo anno se non per quelli a venire.

Viviamo, da almeno un decennio, un’epoca caratterizzata da incertezza e paura. Su quale “futuro” ci riserverà il prossimo tempo è infatti incentrato il nostro pensiero. Quelle che io definisco le 3S: Salute, Sicurezza, Sopravvivenza.

Temiamo di essere contagiati e di contagiare gli altri; ci sentiamo più insicuri rispetto al passato, anche se magari così non è; ogni cosa ci spaventa; abbiamo una minor percezione di ciò che è reale; siamo sempre più spaventati e decisamente più pessimisti rispetto al passato.

Siamo infine assai preoccupati su come affrontare una crisi economica senza precedenti. Tutto ciò ci deve far riflettere al nostro interno rispetto al fatto che siamo e saremo chiamati a un sempre maggiore impegno e responsabilità. Il nostro operato sarà sempre più finalizzato a garantire serenità e sicurezza. Mi auguro verso le fasce più deboli e fragili del Paese.

Questo aggravio di impegni e responsabilità con maggiori carichi di lavoro, a fronte di personale con un’età media anagrafica elevata e sotto organico ormai da oltre un decennio, non è una novità. Siamo ormai abituati da anni a svolgere anche mansioni che non ci competerebbero.

Questo sforzo quotidiano e eccezionale a garanzia della sicurezza dei cittadini andrebbe però riconosciuto in maniera concreta. Motivo che spinge la nostra organizzazione a rivendicare un Contratto di lavoro scaduto ormai da oltre 700 giorni. Questo è l’impegno che assumiamo per le lavoratrici e i lavoratori di Polizia: firmare nel 2021 un Contratto il lavoro dignitoso sia sul piano economico che su quello normativo.

Per il nuovo anno il nostro obiettivo è e rimane, dunque, quello di migliorare le condizioni di vita e lavoro del personale.

L’augurio per il 2021 – si spera in un mutato e positivo scenario – è pertanto questo: aiutare il nostro prossimo con professionalità, tecnologia mezzi e strumenti utili e adeguati a scongiurare ogni sciagurato effetto post Covid-19 e non solo, non dimenticando la necessità di un piano straordinario di assunzioni e l’esigenza di difendere i diritti acquisiti, lottando per conquistarne di nuovi. Sappiamo bene qual è la nostra mission e come esercitarla. Insieme ai cittadini italiani in difesa dei principi costituzionali che sono alla base del nostro lavoro e sui quali abbiamo prestato giuramento.

Editoriale di Daniele Tissone Segretario Generale Silp Cgil

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