Sindacati Militari

“Tutti a Roma”: Convocazione lampo per i Generali dell’Esercito. E’polemica: il sindacato contro la scelta del Capo di Stato Maggiore

Il Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato (S.I.A.M.O.) ha espresso alcune perplessità riguardo la modalità di svolgimento di un incontro formativo programmato per oggi martedì 13 febbraio a Roma e destinato a tutti gli Ufficiali Generali dell’Esercito Italiano.

Secondo quanto riportato nel comunicato dell’organizzazione sindacale, negli ultimi giorni sarebbe arrivata a sorpresa la convocazione per partecipare a questo corso di aggiornamento, previsto con modalità in presenza e con pochissimi giorni di preavviso.

Il S.I.A.M.O. ritiene “quantomeno poco lungimirante” la scelta compiuta dalle autorità di vertice militari di svolgere l’incontro con i vertici presenti di persona anziché ricorrendo a strumenti di formazione a distanza, soprattutto considerando il periodo e la situazione contingente.

Le critiche: “Costi esorbitanti e scarsa programmazione”

In primo luogo, convocare centinaia di Ufficiali Generali da tutta Italia comporterà ingenti spese di rimborso spese che graveranno sulle casse della Forza Armata. In secondo luogo, il breve preavviso rende complicato per molti pianificare gli spostamenti. Infine, il corso è stato programmato proprio il martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale, quando Roma sarà invasa da turisti e la circolazione sarà probabilmente caotica.

Il sindacato mette in evidenza anche l’impatto di questa decisione sugli affetti personali e familiari dei militari. In un periodo di ferie scolastiche, togliere ulteriori giorni ai propri cari per seguire un corso in presenza appare agli occhi del S.I.A.M.O. come una scarsa sensibilità da parte degli alti comandi militari.

Le perplessità sull’effettiva necessità dell’incontro in presenza

Viene inoltre sottolineato come molti altri corsi di formazione si stiano ormai svolgendo con modalità blended o completamente a distanza, con notevole risparmio economico e gestionale. Non si comprende quindi il motivo di non aver adottato queste soluzioni anche in questo caso.

Il sindacato teme che dietro la scelta della presenza fisica possa nascondersi in realtà l’esigenza di organizzare un incontro con i vertici militari che altrimenti non sarebbe stato realizzabile.

Per chiedere conto di questa decisione, ritenuta “totalmente in controtendenza”, il S.I.A.M.O. ha annunciato l’intenzione di rivolgersi formalmente alle Authority militari al fine di ottenere le dovute spiegazioni ed eventualmente proporre soluzioni alternative meno onerose.

La vicenda solleva dubbi sull’effettiva necessità di realizzare l’incontro formativo in presenza piuttosto che da remoto, evitando costi e disagi, soprattutto in un momento in cui la modalità a distanza si sta imponendo anche nel mondo della formazione professionale. Sarà interessante conoscere le motivazioni addotte dai vertici militari per questa scelta che pare contrastare con le esigenze di contenimento della spesa pubblica.

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