Esteri

Taiwan: le Forze armate simulano la risposta a una possibile invasione cinese

Le Forze armate di Taiwan hanno avviato lunedì 15 maggio le annuali esercitazioni militari denominate Han Kuang, aperte con una risposta simulata a un possibile scenario di invasione da parte della Cina. Le manovre arrivano in un momento di particolare tensione fra le due parti dello Stretto, con la Repubblica popolare che a sua volta ha condotto di recente ‘esercitazioni di accerchiamento’ nei confronti dell’isola asiatica.

Al via a Taiwan le esercitazioni militari annuali Han Kuang, che si sono aperte lunedì con la simulazione di una risposta delle Forze Armate dell’isola a un’eventuale invasione da parte dell’Esercito popolare di liberazione cinese (il nome ufficiale dell’esercito di Pechino, ndr). Le esercitazioni si svolgeranno in due fasi, secondo quanto reso noto il mese scorso dal generale Lin Wen-huang.

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Da lunedì a venerdì si terranno le simulazioni di giochi di guerra, mentre le esercitazioni di artiglieria si terranno dal 24 al 28 luglio prossimi. Quella iniziata nelle scorse ore è la 39esima edizione degli Han Kuang, cominciati nel 1984, e che sono le più importanti esercitazioni militari annuali a tenersi a Taiwan.

I giochi di guerra computerizzati si svolgono con l’utilizzo della piattaforma Joint Theater Level Simulation, sviluppata dagli Stati Uniti per simulare operazioni congiunte e combinate a livello operativo, ha annunciato il generale taiwanese citato dai media locali. Avranno l’obiettivo di “testare la capacità del personale militare di coordinarsi e lanciare una risposta a un’invasione cinese” in diversi scenari possibili, sviluppati sulla base delle ultime minacce militari poste dalla Cina.

Esercitazioni cinesi per accerchiare Taiwan

Il mese scorso, le Forze Armate cinesi hanno condotto tre giorni di intense esercitazioni militari attorno all’isola, dopo l’incontro in California tra la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, e lo speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Kevin McCarthy, che ha adirato Pechino. La Repubblica popolare è contraria a ogni contatto ufficiale tra l’isola e Paesi che hanno rapporti diplomatici con la Cina, che considera Taipei a tutti gli effetti una propria provincia. Pechino rivendica la sovranità sull’isola, che considera destinata alla “riunificazione” con la Cina, anche con l’uso della forza.

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