Carabinieri

Sparò ad un carabiniere durante comunione del figlio, pena ridotta in appello a 12 anni di carcere

Pena riformata. Camillo Leocata, colpevole di aver sparato al collo provocato una grave disabilità al carabiniere Giovanni Sebastiano Grasso intervenuto per sedare una rissa, è stato condannato a 12 anni di carcere. La Corte d’Appello, presieduta da Riccardo Pivetti, ha escluso le aggravanti contestate riducendo la pena di 17 anni inflitta in primo grado. Il collegio ha confermato nel resto il verdetto e quindi restano intatte le pene accessorie e le statuizioni civili (805 mila euro).

I Fatti

Il tragico episodio avvenne nel 2021 durante una cerimonia religiosa nella Parrocchia di Santa Maria degli Ammalati, una frazione di Acireale. Durante la celebrazione, scoppiò una violenta rissa tra le famiglie di due genitori separati di uno dei ragazzi. Il motivo della contesa, assolutamente futile, fu il sorteggio dei posti in chiesa. I familiari della madre non accettarono di rimanere indietro rispetto ai parenti del padre, e da Catania giunsero anche alcuni sostenitori per spalleggiarli. La discussione si trasformò rapidamente in violenza, e l’imputato decise di recarsi a casa per prendere una pistola. Secondo la difesa, questo gesto fu motivato dalla volontà di proteggere il figlio. Ma purtroppo in quella maledetta sera d’autunno, davanti al sagrato della chiesa è rimasto un pezzo di vita del carabiniere.

Il colpo lo ferì al collo

Il vicebrigadiere Grasso, presente alla cerimonia perché uno dei suoi figli doveva ricevere il sacramento, si affrettò a mettere in salvo l’altra figlia presente. Dimostrando grande coraggio e senso del dovere, cercò di far ragionare gli aggressori e aiutare i colleghi a sedare la violenta lite. Ma durante il suo intervento, fu colpito da un proiettile sparato da Leocata, il nonno del ragazzino coinvolto nello scontro. Il colpo lo ferì al collo, danneggiando il midollo spinale. I video registrati con i telefoni cellulari presenti sul posto hanno permesso ai carabinieri di identificare rapidamente tutti i partecipanti alla rissa e di procedere all’arresto. L’avvocato Michele Ragonese, difensore di Leocata, è abbastanza soddisfatto dell’esclusione delle aggravanti, ma ha già annunciato la sua intenzione di presentare un ricorso in Cassazione dopo aver analizzato le motivazioni della sentenza, che saranno disponibili entro 90 giorni.

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