Difesa

Scacchiere Militare Italiano: La Marcia del Generale Masiello verso le Vette della Difesa

Il panorama della difesa italiana è testimone di una serie di movimenti strategici che potrebbero rivelarsi decisivi per le future gerarchie militari. Al centro di queste dinamiche si trova il Generale Carmine Masiello, il cui percorso professionale sembra indirizzarlo verso le più alte cariche militari del paese.

Con l’ammiraglio Cavo Dragone che punta a mantenere il progetto di insediarsi a Bruxelles come Presidente delle forze NATO entro la metà di gennaio 2025, si apre la strada per il Generale Masiello per succedere all’attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa (CSMD) italiano. Questo scenario prende forma in considerazione del termine del mandato triennale dell’attuale Segretario Generale e Direttore Nazionale Armamenti, Luciano Portolano, previsto per l’8 ottobre 2024.

La candidatura di Masiello sembra essere la più accreditata, a meno che non intervenga una “moral suasion” da parte del Quirinale per convincere l’attuale Capo di Stato Maggiore a non assumere la guida del NMC senza un’adeguata preparazione. Inoltre, Masiello potrebbe anche assumere il ruolo di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, posizione che sarà vacante alla fine di febbraio dopo il congedo del Generale Pietro Serino.

Il Generale Masiello, attualmente Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa (SCSMD), è noto per la sua determinazione nel raggiungere obiettivi di carriera significativi. Tuttavia, di recente ha adottato un approccio più riservato, concentrando i suoi sforzi sul lavoro duro e strategico. Questo atteggiamento è stato interpretato come un segnale della sua serietà e del suo impegno verso responsabilità sempre più gravose.

Nei prossimi mesi, si prevedono alcuni passaggi chiave che potrebbero delineare il futuro della gerarchia militare. Uno di questi è la successione al Generale Serino, con una competizione che vede coinvolti tre o quattro candidati, tra cui spicca il Generale Masiello per la sua giovane età e la possibilità di garantire un mandato triennale pieno.

I candidati

Il primo passo di questa partita a scacchi per le alte sfere militari italiane si svolgerà a febbraio, quando si aprirà il sipario sulla competizione per la successione del Generale Pietro Serino. La contesa vede in lizza figure di spicco del panorama militare: i generali Figliuolo, attualmente al comando del COVI e impegnato nel ruolo di Commissario Straordinario in Emilia Romagna; Camporeale, a capo del COMFOTER; Miglietta, del JFC Brunssum; e, non ultimo, Masiello. Tra questi, il Generale Masiello si distingue non solo per le sue qualificate esperienze ma anche per la sua età, essendo nato nel 1963, il che gli conferisce il vantaggio di poter assicurare un mandato triennale completo, senza la necessità di eventuali estensioni. Questo aspetto non è trascurabile, poiché offre una prospettiva di stabilità e continuità nella leadership, elementi preziosi per un’istituzione che si basa su piani a lungo termine e sulla coerenza strategica.

L’ultimo step di questo intricato percorso sarà la scadenza del mandato triennale dell’ammiraglio Cavo Dragone, il 6 novembre.

Queste mosse strategiche non sono solo una questione di carriere individuali, ma riflettono la complessa tessitura di leadership, esperienza e visione necessarie per guidare le forze armate italiane in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.

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