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RIORDINO COMPARTO DIFESA, L’ESAME DELLA BOZZA PER LA CATEGORIA GRADUATI

Riportiamo di seguito una nota dei delegati del Co.Ce.R. Esercito Marco Votano e del delegato Co.Ce. R. Aeronautica Francesco Di Pietra.

Riordino Comparto Difesa

Comunicato n.1 In premessa va detto subito che reputiamo l’incontro tardivo per almeno due ordini di ragioni, tempistica di presentazione del composto normativo alla componente politica e metodo scelto, che non ha tenuto in dovuta considerazione l’azione di confronto con la rappresentanza militare, chiamata ancora una volta per una poco più che mera azione informativa. Purtroppo questo restringe molto il raggio di azione della rappresentanza militare per ogni ulteriore contributo di pensiero che vada nelle direzioni auspicate dal personale, tuttavia, non potendo e non volendo tralasciare ogni azione utile a tutelare gli interessi delle Categorie rappresentate, rimandiamo a seguito di un’approfondito studio le valutazioni finali. Passiamo al Riordino prospettato. La prima sommaria considerazione è che .. non si tratta di un Riordino! per lo meno non nella sua parte giuridico-normativa. Il personale aspetta da numerosi anni un vero processo riformatore che non può avere significati diversi da criteri e concetti di reale apertura verso i Ruoli superiori. Apprendiamo, invece, che le proposte odierne riguardano quasi esclusivamente una mera distribuzione delle risorse disponibili nei livelli parametrali con un quid pluris verso i gradi apicali. Per quanto attiene la Categoria Graduati, le novità si possono circoscrivere al tentativo di porre rimedio per gli arruolamenti ex958, con passaggio, su base volontaria nel transitorio, al Ruolo Superiore, ancora nulla è però stato chiarito sul nodo cruciale della sede di servizio per i nuovi transiti, nonché il Grado del Ruolo Sergenti che si andrebbe ad occupare. Il predetto transitorio è attualmente previsto per un solo anno. Previsto l’inserimento di una nuova qualifica, economicamente retribuita ed un accorciamento del transito all’interno della Categoria ( da 5 a 4 anni). Positivo il fatto che vengono escluse ipotesi di congedamento del personale VFP4 ; ciò detto, implicitamente si conferma l’indirizzo generale dell’amministrazione difesa teso a modificare ulteriormente gli organici interni per permettere l’assunzione di detto personale presso la categoria dei Graduati, come noto in prossimità di esubero. Appare inevitabile , dunque, aprire al concetto di “carriere aperte” che, pur ritenute plausibili, ancora una volta vengono posticipate nelle intenzioni di SMD. Mancano ancora una volta, nonostante le diverse istanze, provvedimenti a tutela dei VFP1 che cessando dal servizio, ai quali non viene riconosciuta ( a differenza di altre categorie di precariato) l’auspicato assegno di disoccupazione.

Le premesse nella presentazione parlavano di osmosi tra i Ruoli, ma rispetto alle dichiarazioni le tracce sono davvero minimali. Il transito dal Ruolo Graduati al Ruolo Sergenti è mantenuto attraverso procedure concorsuali, con blandi riferimenti ai criteri relativi alle anzianità nel grado apicale ed alla durata del corso. Va detto che ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nessun articolato di merito sul tema per analisi maggiormente dettagliate. Deludente inoltre la mancata previsione di una equi ordinazione concorsuale, che vede ancora una volta i Graduati quali penalizzati. Continuano ad essere negate evidenze quali quelle della necessaria unificazione dei Ruoli, alla quale sembrerebbe opporsi proprio il comparto Sicurezza.

Considerata la situazione evidentemente negativa, sia nei contenuti della proposta di SMD sia nei metodi di interazione con i delegati di Rappresentanza Miliare, è stato già richiesto, con deliberazione adottata all’unanimità, un incontro formale con l’autorità politica che, date le circostanze riveste carattere d’urgenza. E’ stata inoltre presentata e approvata una delibera volta ad incontrare i gruppi di lavoro che hanno presentato le proprie relazioni riguardo all’applicazione delle linee guida del libro bianco della Difesa (sembrerebbe infatti che il prospetto di Riordino delle Carriere non tenga conto, neanche marginalmente delle linee guida del predetto libro). Possiamo garantire, nelle prossime attività con le autorità politiche e militari competenti, ogni sforzo ed azione, anche decisa, per rappresentare al meglio le giuste istanze a tutela del Personale rappresentato che attende da quasi un ventennio un segnale di rinnovamento.

Francesco Di Pietra – Marco Votano

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