Difesa

Rinnovamento delle Forze Armate: il Ministro della Difesa Crosetto chiede maggiori investimenti e un nuovo approccio alla sicurezza nazionale

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato la necessità di un ritorno alle funzioni tradizionali delle Forze armate come strumento principale di difesa e deterrenza per la sicurezza nazionale. Questo cambiamento di paradigma è stato stimolato dalla fragilità del contesto internazionale, in particolare dalla crisi in Ucraina, che ha rivelato l’urgenza di riequilibrare l’assetto delle Forze armate italiane.

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L’Urgenza del Finanziamento: Il Dibattito sul 2% del PIL

Crosetto ha messo in guardia riguardo l’obiettivo dell’Italia di investire il 2% del PIL in difesa, un impegno preso con la NATO nel 2014, il quale appare sempre più difficile da raggiungere, essendo “impossibile nel 2024 e difficile anche per il 2028”.

Per supportare un processo di rinnovamento, il ministro ha evidenziato la necessità di un aumento del finanziamento, sottolineando che la ricerca in difesa in Italia riceve molto meno investimento rispetto a nazioni come la Francia e gli USA, il che limita la capacità di sviluppo e manutenzione dei mezzi militari. In questo contesto, il ministero della Difesa ha richiesto 25 miliardi di euro attraverso il Documento programmatico pluriennale per la Difesa.

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Crosetto ha anche discusso la necessità di escludere le spese per la Difesa dal patto di stabilità, evidenziando l’importanza di trattare l’aumento degli stanziamenti per la Difesa come un investimento strategico e non solo come un costo, sottolineando il potenziale impatto positivo sugli sviluppi economici del paese.

Il Ruolo Chiave dell’Industria Difesa nel Contesto Geopolitico

Ha inoltre messo in evidenza il ruolo chiave dell’industria della difesa come asset strategico e ha sollecitato una maggiore cooperazione tra i ministeri per migliorare la cooperazione in termini di industria militare, dando enfasi all’importanza dello sviluppo di capacità strategiche nei nuovi domini come il cibernetico, subacqueo e l’intelligenza artificiale.

Infine, Crosetto ha evidenziato la necessità di rivedere l’approccio al reclutamento e le condizioni contrattuali per le Forze armate, per attrarre nuovi talenti e rispondere meglio al contesto internazionale in evoluzione. Ha proposto di strutturare concorsi che offrano una chiara prospettiva di carriera militare e di considerare modalità di arruolamento diverse per i corpi speciali, che non possono essere paragonati al pubblico impiego. “Occorre pensare che non si può affrontare il mondo che si ha davanti con gli stessi strumenti che valgono per altri comparti”.

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