Curiosità

Le 10 Forze Speciali più temute al mondo

Le forze speciali sono una componente delle forze armate o di polizia molto specifica, addestrata a svolgere compiti molto delicati e pericolosi. In genere queste unità sono composte da uomini altamente qualificati, in grado di operare in qualsiasi situazione. Nella maggior parte dei casi, gli operatori delle Forze speciali sono impiegati in piccoli nuclei, anche di tipo commando, nella singola missione che viene pianificata e provata nei minimi dettagli.

Una prestanza fisica notevole, unita ad una volontà di ferro e ad una grande lucidità mentale, rendono le Forze speciali temute e rispettate. Ogni Stato ha almeno un corpo speciale delle Forze Armate, ossia quell’unità militare altamente specializzata alla quale vengono affidati sia i compiti di polizia e sicurezza nazionale che quelli di carattere militare in ambito internazionale.

I corpi speciali in Italia

In Italia  ci sono quattro corpi speciali, uno per ogni Forza Armata. I loro compiti sono diversi: dall’azione diretta (come ad esempio la ricerca e il salvataggio degli ostaggi nelle zone di guerra) alle ricognizioni speciali, fino alle operazioni anti terrorismo.

A capo di questi corpi speciali c’è il Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS), a sua volta dipendente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. Questo oltre a gestire le azioni delle forze speciali (TIER 1) si occupa anche del supporto offerto dalle Forze per operazioni speciali (TIER 2) e dalle unità di coronamento (TIER 3).

Fanno parte del TIER 1 i seguenti corpi speciali:

  • 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin dell’Esercito italiano, istituito inizialmente nel 1961 come “Battaglione sabotatori paracadutisti”. Questo gruppo di incursori è l’unico ad aver partecipato a tutte le missioni estere che l’Italia ha condotto dal dopoguerra ad oggi;
  • Il GOI (Gruppo operativo incursori) della Marina Militare – istituito dal 1960 – fa parte del COMSUBIN, il raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”. Questo corpo speciale è stato impiegato nell’operazione Enduring Freedom mossa dagli Stati Uniti ai danni dell’Afghanistan dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. È dal 2005 che gli operatori del GOI sono distaccati in Afghanistan, dove sono inquadrati nella Task Force 45;
  • 17° Stormo incursori dell’Aeronautica militare ad oggi è il corpo speciale più giovane impiegato in Italia. Infatti è stato costituito il 1° marzo del 2003, appena quindici anni fa, come successore della Regia Aeronautica, dalla quale ha ereditato funzioni e tradizioni;
  • GIS (Gruppo intervento speciale) dell’Arma dei Carabinieri è stato costituito dal 1978 come unità d’elite delle Forze Armate. È dal 2004 però che il GIS è compreso nel gruppo dei corpi speciali italiani, da quando viene utilizzato specialmente per le operazioni in ambito antiterrorismo. I membri appartenenti a questo corpo speciale hanno una peculiarità: sono gli unici che oltre ad avere la qualifica di incursore hanno anche quella di agenti della pubblica sicurezza.

Il Team Six – Navy Usa

Il Team Six riunisce alcuni dei migliori membri di un altro corpo speciale, i Navy SEALs. I “normali” SEALs – che in gergo militare vengono chiamati “white” o “vanilla” – sono il corpo speciale della Marina degli Stati Uniti, una formazione addestrata a compiere particolari operazioni, come infiltrarsi sulle spiagge nemiche prima dello sbarco delle forze principali o distruggere obiettivi sensibili dietro le linee nemiche. Dopo diversi anni passati nei SEALs, un operatore può chiedere di essere trasferito nell’élite dell’élite: il Team Six. Non esistono documenti ufficiali pubblici sull’unità, ma secondo il New York Times il Team Six è composto da circa 300 operatori e 1.500 uomini del personale di supporto (ufficiali, armieri, esperti di logistica o di esplosivi).

SAS della Gran Bretagna

il servizio aereo speciale del Regno Unito che ancora oggi è un vero e proprio modello per gli altri corpi speciali nel mondo. È probabilmente il più piccolo reggimento britannico, ma allo stesso tempo è anche il più segreto e popolare. Il merito molto probabilmente è dato anche dal fatto che il SAS è stato il primo corpo ad essersi specializzato nell’anti terrorismo.

Se il SAS si occupa della sicurezza e delle operazioni aeree sono le SBS (Special Boat Service) ad avere in mano quella dei mari; le operazioni via terra, invece, sono di competenza dello Special Reconnaissance Regiment (SRS) di cui fanno parte militari ben addestrati per stare per molto tempo nelle zone di guerra. Per questo motivo nel reclutamento viene dato spazio a coloro che parlano lingue mediorientali e che hanno tratti somatici poco anglosassoni.

Gruppo Alpha russo

Il Gruppo Alpha o Gruppo Al’fa (conosciuto anche come Specgruppa A) è un’unità d’élite specializzata nell’antiterrorismo che appartiene alle spetsnaz (forze speciali) del Federal’naja služba bezopasnosti o FSB, l’agenzia di spionaggio della Russia erede del KGB sovietico. Le funzioni del Gruppo Alpha sono duplici. Il primo compito dell’unità è effettuare operazioni tipiche delle unità CTU, ovvero di antiterrorismo e salvataggio ostaggi, arresti e perquisizioni ad altissimo rischio, come la neutralizzazione di terroristi e membri di spicco di organizzazioni criminali e mafiose e protezione VIP. L’unità è chiamata a svolgere operazioni estreme di antiterrorismo in ogni contesto operativo, dalla presa di ostaggi in edifici, teatri, aerei, treni, navi o bus.
Il secondo compito del Gruppo è svolgere operazioni militari all’estero, informazioni queste che sono poco note al pubblico. Queste missioni includono una varietà di operazioni internazionali, tipiche delle forze speciali, come missioni sotto copertura, operazioni di infiltrazione, incursioni, assassinio di obiettivi sensibili, sabotaggi, ricognizioni speciali, azioni dirette e guerriglia, simili alle missioni segrete dell’unità gemella Vympel (Gruppo “V”). Essendo il Gruppo Alpha una forza speciale sotto il controllo dei servizi segreti, verosimilmente ha una libertà d’azione superiore rispetto ad altre forze speciali di altri paesi, in particolare rispetto ai corpi speciali di polizia che dipendono dal Ministero dell’interno. Una forza speciale come l’Alpha che è controllata dai Servizi, può portare avanti operazioni di Intelligence ad ampio spettro senza vincoli, al contrario degli altri corpi speciali che sotto questo aspetto sono maggiormente limitati. L’unità può inoltre essere utilizzata non solo da FSB ma anche dall’SVR, il Servizio di Intelligence Internazionale russo che si occupa di attività di spionaggio estero.

Il KSK della Germania

Kommando Spezialkrafte o KSK indicano unità militari commando dell’esercito tedesco. Assieme al Kommando Spezialkräfte Marine della marina e al Kampfretter della aeronautica fanno parte della forze speciali della Bundeswehr.

Il KSK opera sotto il controllo dell’Unità di Crisi Tedesca e svolge missioni molto simili a quelle delle unità come le Special Forces statunitensi od il SAS inglese, queste missioni includono:

  • Difesa del territorio tedesco e della NATO;
  • Deterrenza e azione in caso di crisi internazionali;
  • Missioni di peacekeeping;
  • Ricognizione strategica;
  • Azioni dirette in profondità;
  • Liberazione di ostaggi in zone di guerra.

Le missioni di questa unità comprendono anche operazioni contro bersagli di alto valore strategico come linee di comunicazione o comandi nemici, particolare rilievo è poi dato all’evacuazione di cittadini tedeschi da zone di guerra, e missioni C-SAR in favore di piloti abbattuti dietro le linee nemiche.  Come per tutte le unità speciali, non esistono informazioni ufficiali confermate sul numero di elementi che compongono il KSK, ma sembra che la cifra si aggiri sui mille uomini, di cui 3-400 operatori e il resto per compagnie e plotoni logistici, medici e di supporto.

GIGN della Francia

Il GIGN è stato fondato nel marzo 1974 in seguito al massacro alle olimpiadi di Monaco. Creato inizialmente come un’unità tattica relativamente piccola, specializzata in situazioni di liberazione ostaggi sensibili, da allora è cresciuto fino a diventare una forza di quasi 400 unità, con responsabilità e capacità espanse. Per partecipare alle selezioni bisogna avere meno di 32 anni.

Task Force 45 dell’Italia

I commando delle Forze speciali italiane sono pronti a combattere in situazioni estreme e a risolvere crisi drammatiche, nella più completa segretezza.

La Task Force 45 si è distinta in Afghanistan, sotto l’egida del COFS (Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali) ed è diventata una delle Forze speciali più forti al mondo e composta dalle Forze speciali italiane.

La TF-45 era inquadrata all’interno dell’Operazione ISAF Sarissa, la missione di peacekeeping in atto in Afghanistan dal 2006, ed era composta da militari provenienti da tutti i reparti delle Forze Speciali italiane (FS – TIER 1) e delle Forze per le Operazioni Speciali (FOS – TIER 2), sotto il comando operativo del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin.

Insieme agli uomini del Col Moschin, raggruppati nel distaccamento operativo Condor, nella TF-45 c’erano gli incursori della Marina (GOI), nel distaccamento Caimano 69, quelli dell’Aviazione (il 17° Stormo) nel distaccamento Icaro 30, i Carabinieri del GIS, i Ranger paracadutisti degli Alpini del Monte Cervino e gli uomini del Reggimento Acquisizione Obiettivi (RAO).

Un gruppo di circa 200 militari d’élite suddivisi nelle Task Unit Alfa e Bravo. Lo scopo principale di queste Task Force è mettere a punto procedure operative comuni tra quelle che in Italia sono unità speciali separate, in modo da lavorare sul campo all’unisono, come un preciso e perfetto meccanismo sincronizzato.

Le Forze speciali italiane

Tra le Forze speciali italiane figurano:

  •  9º Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” (Esercito Italiano);
  •  G.O.I. – Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN – Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” (Marina Militare);
  •  17º Stormo Incursori.png 17º Stormo incursori (Aeronautica Militare Italiana);
  •  G.I.S. – Gruppo di Intervento Speciale – Stemma.png G.I.S. – Gruppo Intervento Speciale (Arma dei Carabinieri);
  •  4º Reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino” (Esercito Italiano);
  •  185º Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi “Folgore” (Esercito Italiano).

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