Economia

Riforma fiscale: per gli statali meno tasse su tredicesime, premi e straordinari

Il governo è attualmente al lavoro su un pacchetto di proposte volte a modificare la delega fiscale che funge da motore per la riforma tributaria nel paese. Iniziate le votazioni sugli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari in commissione Finanze alla Camera, l’obiettivo dell’esecutivo è quello di ridurre il numero di emendamenti per accelerare i lavori e chiudere il dossier delega al più presto. Tra le proposte presentate, spicca l’introduzione di una tassazione sostitutiva dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) agevolata, che si applicherebbe su premi di produttività, straordinari oltre una certa soglia e tredicesime.

La flat tax al 15%

Nonostante nel testo non venga specificata un’aliquota precisa, fonti governative indicano che potrebbe essere utilizzata la formula della flat tax al 15%. Tuttavia, l’esecutivo sembra orientato a frenare sulla flat tax incrementale estesa a tutti i lavoratori, ossia la tassa piatta sugli aumenti di stipendio. Secondo il governo, è necessario valutare attentamente questa proposta in futuro. Al momento, la sperimentazione della flat tax incrementale è stata avviata solo per le partite IVA. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che l’attenzione si concentra, per il momento, alle voci incrementali ovvero sulla tredicesima, sugli straordinari e sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti.

Una rateizzazione delle tasse per autonomi e professionisti

Nel campo dei versamenti fiscali, una proposta avanzata dalla Lega prevede la rateizzazione delle tasse per gli autonomi e i professionisti. L’obiettivo è una distribuzione più equa del carico fiscale nel corso del tempo, attraverso l’introduzione progressiva della periodicità mensile degli acconti e dei saldi, nonché una possibile riduzione della ritenuta d’acconto. Ciò riguarderebbe le tasse di novembre, compreso l’acconto Irpef e altre imposte che gli autonomi e i professionisti devono versare.

Stop al Superbollo auto e nuove regole per la vendita della cannabis light

Tra le modifiche che potrebbero essere approvate nella delega fiscale, c’è lo stop al Superbollo auto, introdotto nel 2011 durante il governo Monti. Questa richiesta è stata avanzata con forza dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Il governo ha espresso un parere positivo all’emendamento congiunto dei due partiti, purché il testo venga riformulato per essere ricondotto a un ambito più generale. Inoltre, in tema di salute pubblica, sono previste nuove regole più stringenti per la vendita della cannabis light, compresa una tassazione delle parti della canapa coltivata commerciali assimilata a quella applicata ai prodotti da fumo. Si prevede anche il divieto di vendita ai minori di 18 anni e l’introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell’Agenzia delle Dogane per la commercializzazione.

Detassazione dei costi del nuovo personale e imposta minima per le imprese

Una proposta di legge della Lega, incorporata in un emendamento del relatore, prevede la detassazione dei costi del nuovo personale assunto attraverso il superammortamento, al fine di favorire l’aumento dell’occupazione. Inoltre, in risposta a una richiesta specifica dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il governo ha proposto di introdurre un’imposta minima del 15% sulle imprese di un gruppo industriale situate in Italia che beneficiano di una “sotto-imposizione” fiscale grazie alla fiscalità agevolata di determinati territori.

Proposte trasversali e obiettivi futuri

Tra gli emendamenti presentati in commissione Finanze, sono presenti anche proposte trasversali volte a cancellare alcuni micro tributi, come il Superbollo auto, i balzelli per gli esami di laurea e il rilascio dei diplomi. Altre proposte includono l’estensione della flat tax al 15% alle associazioni professionali e alle società di giovani professionisti under 35, nonché il depotenziamento della tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax). Si sta anche valutando l’estensione del modello F24 come canale unico per il versamento di tributi nazionali e locali, sanzioni, contributi e altri obblighi verso la Pubblica amministrazione, eliminando i bollettini postali.

Conclusioni e prospettive future

L’obiettivo del governo è quello di completare l’esame del disegno di legge entro l’estate per poter avviare le prime misure nel 2024. La riforma dell’Irpef, con la riduzione da 4 a 3 aliquote, sarà il punto di partenza del nuovo anno. L’idea fondamentale è quella di ampliare lo scaglione più basso dell’Irpef per includere un numero maggiore di lavoratori, come dichiarato dalla premier Giorgia Meloni durante i colloqui con i sindacati.

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