Marina militare

Delibera Co.Ce.R. Marina: Contrarietà alla circolare sulla licenza straordinaria per gravi motivi concessa alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari

98-XII-Licenza-straordinaria-fino-ad-un-massimo-di-45-giorni-per-gravi-motivi

La Direzione Generale per il Personale Militare ha recentemente emanato una circolare che ha sollevato una serie di dubbi e preoccupazioni riguardo alla licenza straordinaria per gravi motivi. La circolare introduce la possibilità di concedere tale licenza anche per attività sindacali ai rappresentanti delle associazioni sindacali iscritte all’albo ministeriale, oltre ai gravi motivi già previsti dai contratti di lavoro.

LEGGI ANCHE Controversia sulle licenze sindacali nel Ministero della Difesa, il Sindacato dei Militari “uno spreco di risorse in violazione di legge”

La delibera del CoCeR Marina Militare

Da questa nuova disposizione emergono alcuni dubbi applicativi sui quali ha deliberato il CoCeR Marina Militare. In primo luogo, l’estensione della licenza straordinaria a tutte le associazioni sindacali indipendentemente dal numero di iscritti solleva interrogativi sulla parità di trattamento. Inoltre, vi è il rischio che un dirigente sindacale che abbia utilizzato l’intera licenza per le attività sindacali si trovi privato del permesso per gravi motivi previsto dal contratto. Questa situazione potrebbe mettere in conflitto l’operatività delle unità navali e la tutela dell’attività sindacale.

Non appare opportuno – si legge nella delibera – dare le stesse possibilità al sindacato che ha pochi iscritti rispetto all’associazione che ne ha diverse migliaia Qualora un dirigente sindacale imbarcato su una Unità Navale, pronta a partire per una missione, avesse bisogno di un permesso di 9 giorni, non si comprende quale principio prevarrebbe tra l’operatività e la tutela dell’attività sindacale;

 

I costi per la Difesa

Inoltre, va considerato che la licenza straordinaria rappresenta un costo per l’amministrazione, rendendo necessaria una valutazione accurata dell’impatto finanziario di tali disposizioni. Sorprendentemente, la Rappresentanza Militare non è stata consultata su questa modifica applicativa del contratto nonostante la sua rilevanza, come previsto dal Decreto legislativo 195/95.

Di fronte a queste problematiche, il Co.Ce.R. Marina ha presentato una delibera per esprimere parere contrario alla circolare sia nel metodo che nel merito.

La delibera prevede anche l’invio della presente comunicazione alle singole sezioni di Forza Armata/Corpo Armato e al Co.Ce.R. Interforze, con l’obiettivo di richiedere un incontro urgente con la Direzione Generale del Personale Militare per discutere della questione e avviare una procedura di raffreddamento dei conflitti di cui all’articolo 8 del D. Lgs. 195/95. Inoltre, si prevede di organizzare un incontro con il Ministro della Funzione Pubblica per discutere dell’argomento.

Il commento del delegato Antonello Ciavarelli

Il Co.Ce.R. intende svolgere il proprio ruolo con professionalità fino al termine del suo mandato. Ciò al fine di contribuire ad una evoluzione del sistema rappresentativo dei militari al quale, non solo il Co.Ce.R. Marina, ma anche Interforze si è sempre orientato. È fondamentale – conclude Ciavarelli –  che i 45 anni di esperienza e di conquiste non vadano disperse, ma rappresentino le radici profonde sulle quali far crescere robusta la Rappresentanza sindacale.

La questione resta aperta

Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra l’operatività delle forze armate e la tutela dei diritti sindacali dei militari, garantendo al contempo una gestione finanziariamente sostenibile.

Leggi al Costo di un Caffè: Senza Pubblicità e Con Contenuti Premium!

error: ll Contenuto è protetto