Difesa

RIDUZIONE FORZE ARMATE: ASPETTATIVA RIDUZIONE QUADRI, SCIVOLI IN USCITA, PASSAGGIO AD ALTRA AMMINISTRAZIONE. ECCO LO SCHEMA DEL DECRETO

Il D.Lgs. n. 7/2014 reca le Disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate ed il D.Lgs. n. 8/2014 reca le Disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, nonche’ misure per la funzionalità della medesima amministrazione. In commissione Difesa della Camera è stato esaminato lo schema che integrativo dei suddetti decreti correttivi.

In buona sostanza, considerato che la legge di revisione dello strumento militare prevede il processo di riduzione della consistenza delle Forze Armate che ha già raggiunto risultati significativi e la citata consistenza si è attestata, all’inizio del corrente anno, poco al di sotto delle 170.000 unità; tale processo dovrà, peraltro, realizzare una ulteriore riduzione fino a 150.000 unità per il personale militare e 20.000 per quello civile, attraverso il trasferimento nei ruoli del personale civile della Difesa e di altre amministrazioni pubbliche, secondo quanto stabilito dall’articolo 2209-quinquies del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e ricorrendo all’estensione della disciplina di collocamento in aspettativa per riduzione dei quadri anche al personale non dirigente appare opportuno individuare strumenti affinché l’esperienza professionale maturata dal personale che ha appartenuto alle Forze armate sia adeguatamente valorizzata presso le amministrazioni di destinazione;

La commissione Difesa pone il PARERE FAVOREVOLE allo schema correttivo con le seguenti osservazioni:

a) il Governo favorisca ulteriormente, nel processo di riduzione della consistenza delle Forze armate, il principio della volontarietà di « uscita » rispetto a quello della « obbligatorietà », promuovendo in primo luogo il collocamento in aspettativa per riduzione quadri a domanda, in anticipo rispetto a quanto previsto, del personale che ne faccia richiesta e successivamente, reperite le necessarie risorse finanziarie anche attraverso altro idoneo strumento normativo, l’aumento dei contingenti di personale da collocare in ausiliaria, di cui all’articolo 2230 del codice dell’ordinamento militare;

b) il Governo promuova tutti i contatti, le iniziative nonché le migliori procedure per assicurare l’effettività dei passaggi di personale militare esuberante rispetto alle esigenze della Difesa nei ruoli del personale civile di altre amministrazioni pubbliche, così come previsto dalla riserva di posti di cui all’articolo 2209- quinquies del codice dell’ordinamento militare;

c) il Governo valuti come promuovere, anche in un altro contesto normativo, una specifica previsione di rango primario mirata a favorire il volontario transito di personale militare in altri ambiti lavorativi, in linea con specifici atti di indirizzo al Governo riferiti al riconoscimento delle alte professionalità di cui all’articolo 984- bis del decreto legislativo n. 66 del 2010, prevedendo per gli interessati, anche nella nuova prospettiva d’impiego, il pieno riconoscimento ad ogni effetto del periodo di carriera, giuridica ed economica, già maturato nelle Forze armate;

e) il Governo, considerata la delicatezza della problematica degli alloggi di servizio per il personale militare, la cui disponibilità è sensibilmente inferiore alle esigenze, promuova, in un altro contesto normativo, iniziative innovative tese ad assicurare la realizzazione di un programma pluriennale che consenta di ampliare il parco infrastrutturale alloggiativo disponibile, non solo ricorrendo alla costruzione, all’acquisizione e alla ristrutturazione di alloggi di servizio con risorse pubbliche, ma anche individuando modalità aggiuntive che consentano forme di finanziamento pubblico-privato o forme di partenariato pubblico-privato, in modo da corrispondere maggiormente e rapidamente alle esigenze del suddetto personale;

f) il Governo, al fine di accelerare il programma pluriennale di dismissione degli immobili non più utili per le esigenze istituzionali della Difesa, nonché di quelli posti all’asta, consideri la necessità di promuovere, nell’ambito del TUOM, una ulteriore riduzione del prezzo di vendita degli alloggi di servizio, previa concertazione con i competenti organismi governativi e dello Stato;

g) il Governo, considerato il disallineamento che si è determinato tra le Forze armate nella promozione al grado di 1o Maresciallo, promuova la definizione di aliquote di avanzamento speciali di Marescialli Capi e gradi corrispondenti con elevata anzianità di grado, per la promozione al grado superiore, a tal fine intervenendo all’atto dell’esercizio delle deleghe relative alla cosiddetta « equiordinazione », trattandosi di materia che rientra in tale settore;

h) il Governo, al fine di prevedere una concreta valorizzazione delle professionalità del personale civile della Difesa, valuti come incidere sull’articolo 36 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.66, recante il Codice dell’ordinamento militare, nella parte in cui disciplina la composizione degli uffici degli addetti militari all’estero, allo scopo di rimuovere, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, i vincoli oggettivamente ingiustificati che attualmente limitano l’impiego di detto personale alle sole mansioni di archivista;

l) il Governo – pur nel quadro della oculata utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili, che la legge n. 244 del 2012 e i decreti legislativi discendenti perseguono, ed in relazione alle rilevanti esigenze d’impiego che le Forze Armate sono chiamate ad assolvere attualmente e prevedibilmente nel prossimo futuro – promuova le azioni più opportune per reperire ulteriori risorse da destinare all’efficienza dello strumento, al soddisfacimento delle aspettative del personale della Difesa ed al potenziamento degli istituti necessari a favorire esodi volontari.

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