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Poliziotto in malattia per lunghi periodi, destituito dal “Capo” dopo indagine interna

“Non potrà più indossare la divisa da poliziotto”. Così ha deciso il capo stesso della Polizia, Franco Gabrielli ha firmato un decreto con il quale ha destituito dal servizio l’agente, allora in capo alla Polaria dell’aeroporto di Rimini, M.S., 57 anni, originario di Bari, ma da tempo residente in città. E proprio ieri, nel processo che lo vede imputato (è difeso dall’avvocato Enrico Menghi), fra l’altro, di truffa aggravata ai danni dello stato, il pm Leonardo Berardi ha presentato al giudice il decreto firmato da Gabrielli:

“L’assistente capo della Polizia di Stato S.M. è destituito dall’Amministrazione della Pubblica sicurezza”, recita il documento. Un provvedimento contro il quale il poliziotto potrebbe anche fare ricorso. A preannunciarlo è lo stesso difensore, l’avvocato Menghi: “Qualora non venisse accertata la truffa ai danni dello Stato da parte del mio cliente, faremo sicuramente ricorso”. Al momento la destituzione c’è e porta la data del 10 febbraio scorso. A questa durissima decisione (a Rimini un paio di anni fa si era registrato un altro caso di destituzione, sempre per un poliziotto assenteista), si è arrivati dopo che nel settembre del 2016 era esploso il caso. L’inchiesta (coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani) era partita da una segnalazione che aveva sottolineato il comportamento non troppo ’corretto’ dell’agente. E nel mirino erano anche finiti i lunghi periodi di assenza dal lavoro causa malattia con certificati su certificati per lombo sciatalgia, ernia del disco e cervicale. Malattie per le quali aveva chiesto il congedo anticipato, essendo riconducibili, come ha sempre sostenuto, a cause di servizio. Così erano iniziati i pedinamenti e le intercettazioni nei quali era emersa un’altra realtà che aveva fatto scattare le manette ai polsi dell’assistente capo di polizia, per truffa aggravata ai danni dello Stato oltre che per indebito accesso alle banche dati e alla tentata frode assicurativa. E ieri durante il processo sono stati ascoltati i testi: tra questi anche il consulente di parte che ha accertato la veridicità dell’esistenza di lombosciatalgia e cervicalgia come cause di servizio. Prossima udienza il 4 maggio.

Redazione articolo a cura Il Resto del Carlino

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