Carabinieri

Pestaggi in caserma a Pantelleria, condanne definitive per quattro carabinieri

“Sono stato massacrato di botte dai carabinieri”, raccontò 9 anni fa Vito Sammartano. Adesso la Cassazione conferma le condanne per i quattro militari che, a Pantelleria, picchiarono in caserma Vito Sammartano, cuoco di Marsala, e in un’altra occasione picchiarono e ammanettarono un romeno. Sempre nello stesso procedimento i carabinieri sono stati condannati per avere contestato la guida in stato di ebbrezza a Massimo Barbera, nella stessa notte in cui picchiarono Sammartano. Ma quell’uomo non stava guidando.

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Andrà in carcere il maresciallo Claudio Milito. Per lui la Corte d’appello aveva deciso la pena più severa: 4 anni e mezzo. Si attende adesso l’ordine di carcerazione da parte della procura generale di Palermo. Gli altri tre carabinieri per i quali sono state confermate le condanne sono Luca Salerno (3 anni e 10 mesi), Lorenzo Bellanova (3 anni e 9 mesi), Rocco De Santis (un anno e 6 mesi). Per Milito, Salerno e Bellanova la cortebaveva deciso anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Per De Santis, invece, l’interdizione dai pubblici uffici è di un anno e mezzo. Per lui, però, la pena è sospesa. Tutti e quattro sono stati, inoltre, condannati a risarcire le parti civili. Tra i reati contestati, anche il falso in verbalizzazioni.

L’indagine venne condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza della procura di Marsala, coordinata dal pm Antonella Trainito. Fu avviata a seguito della denuncia del cuoco, oggi 44 anni, che d’estate si trasferiva a Pantelleria per motivi di lavoro.

“Esprimo grande soddisfazione per questo risultato. La magistratura italiana, ed in particolare la procura ed il tribunale di Marsala e la corte d’appello di Palermo, riconoscendo le responsabilità dei 4 sottufficiali dell’arma con due epocali sentenze, rigorose ed ineccepibili, hanno restituito dignità e decoro alle persone offese da me assistite. Queste sentenze rendono giustizia anche a coloro i quali sono stati altrettanto vittime di ingiustificate violenze da parte di operatori delle forze dell’ordine e per le quali mi auguro possa essere accertata la verità con altrettanto rigore”, dice l’avvocato Gaetano De Bartolo, che ha assistito le parti civili.

Redazione articolo a cura di Romina Marceca per la Repubblica.it

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