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PERCHÉ ARMA DEFENESTRA “ULTIMO”? LIVELLO DI TENSIONE E MALUMORE ELEVATO TRA I CARABINIERI

“Astutamente nascosta nelle
pieghe più calde dell’estate, una lettera del Comando generale dei Carabinieri
datata 4 agosto spazzava  via il colonnello Sergio De Caprio, nome in
codice “Ultimo”, dalla guida operativa dei suoi duecento uomini del Noe.
Ci domandiamo se tale defenestrazione non stia portando l’Arma dei Carabinieri
a un livello di tensione eccessivamente elevato, visto il malumore che in
queste ore serpeggia dentro l’Arma, proprio perché colpisce una delle
figure più  importanti nella lotta alla criminalità  organizzata”.

Lo chiede in un’interrogazione ai
ministri della Difesa, dell’Interno e dell’Ambiente, il senatore della Lega
Nord Sergio Divina. Nell’interrogazione si chiede inoltre “se i ministri in
oggetto fossero al corrente della lettera inviata il 4 agosto al colonnello De
Caprio e, in caso affermativo, si chiede di conoscere i motivi per cui tale
lettera è stata avallata dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal
ministro della Difesa e dal ministro dell’ Interno preposto all’ordine e la
sicurezza pubblica”. Il senatore del Carroccio chiede inoltre se, tra i motivi,
“figurano le attività connesse al lavoro di intelligence posto in
essere da De Caprio e la sua squadra nell’inchiesta della
cooperativa Cpl Concordia e le intercettazioni tra il capo delle
Fiamme Gialle, l’allora segretario del Pd Renzi, l’attuale sindaco di
Firenze Nardella e il superburocrate del ministero dell’ Economia
Vincenzo Fortunato”.  

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