Carabinieri

“Nessuna violenza contro quelle donne”. Il carabiniere arrestato risponde al giudice

Nega tutte le accuse davanti al gip il carabiniere di La Spezia, accusato di violenza sessuale e maltrattamenti da quattro donne, ex dipendenti di un locale di proprietà della madre ad Avenza (Massa Carrara). Il militare, messo agli arresti domiciliari, ha sostenuto un’interrogatorio di garanzia e risposto a tutte le domande del pm negando “ogni episodio di maltrattamento e molestia” secondo quanto si apprende dal suo avvocato difensore Rinaldo Reboa. Le donne hanno presentato la denuncia dopo essere state licenziate dal locale
I fatti sarebbero iniziati, secondo le denunce delle quattro donne, nel 2015 e proseguiti finora. Le molestie e i maltrattamenti (per cui è accusata in concorso anche la madre del militare) sarebbero avvenuti anche davanti ai clienti del locale; una delle quattro era ancora minorenne. Ancora pendenti, inoltre, due cause di lavoro delle presunte vittime di molestie licenziate dal carabiniere ad inizio anno.

Tre di loro, impiegate in passato nel locale della famiglia del militare, avevano poi deciso di denunciare i comportamenti dell’uomo insieme a un’altra donna, cliente abituale del bar. E risultano pendenti anche un paio di cause di lavoro delle presunte vittime delle molestie, licenziate dal carabiniere a inizio anno. Secondo quanto ricostruito, le presunte vittime non avrebbero in un primo momento sporto denuncia in quanto intimorite dalla professione svolta dall’uomo.

Il carabiniere, da tempo in servizio in una caserma della provincia della Spezia, ultimamente era assente dal lavoro per motivi di salute e personali, come comunicato qualche giorno fa dal comando provinciale dei carabinieri spezzino. All’uscita dell’udienza insieme al suo assistito poco prima delle 12, il suo legale Rinaldo Reboa, coadiuvato dall’avvocato Costanza Bianchini, ha confermato la volontà del carabiniere di dichiararsi innocente davanti al giudice per le indagini preliminari. Il legale ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza cautelare e il giudice si è riservato la decisione. Nei giorni scorsi, l’avvocato Reboa aveva sottolineato che le accusatrici, dalle quali è partita l’indagine, avevano denunciato il carabiniere dopo essere state licenziate. Una vertenza sarebbe già stata risolta con il pagamento, mentre le altre cause di lavoro sono ancora in corso. Intanto stamani l’avvocato Reboa depositerà ricorso al tribunale del riesame

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