Guardia di Finanza

“Motovedetta Gdf non è nave da guerra nelle acque territoriali”. Carola ha agito nell’adempimento di un dovere. Ecco la decisione del giudice

“Le navi della Guardia di Finanza sono considerate navi da guerra solo quando operano fuori dalle acque territoriali ovvero in porti esteri ove non vi sia una autorità consolare“.

E’ quanto scrive la gip Alessandra Vella nel provvedimento con il quale è stata liberata Carola Rackete.

“Nella fattispecie – dice il giudice – la nave della Guardia di Finanza ha operato al contrario operava in acque territoriali, all’interno del porto di Lampedusa”.

“Residua, dunque, la sola ipotesi di reato di cui all’art. 337 c.p., in ordine alla quale deve osservarsi, sulla scorta delle dichiarazioni rese dall’indagata (a tenore delle quali ella avrebbe operato un cauto avvicinamento alla banchina portuale) e da quanto emergente dalla visione del video in atti, che il fatto deve essere di molto ridimensionato, nella sua portata offensiva, rispetto alla prospettazione accusatoria fondata sulle rilevazioni della p.g.; nondimeno, l’avere posto in essere una manovra pericolosa nei confronti dei pubblici ufficiali a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza, senz’altro costituente il portato di una scelta volontaria seppure calcolata, permette di ritenere sussistente il coefficiente soggettivo necessario ai fini della configurabilità concettuale del reato in discorso. Detto reato, ad ogni modo, deve ritenersi scriminato, ai sensi dell’art. 51 c.p., per avere l’indagata agito in adempimento di un dovere.”

“Sono costernato come tutti i veri militari ed i liberi cittadini – e il commento sui social della Ammiraglio Nicola De Felice – il GIP di Agrigento non convalida l’arresto della Conduttrice Rakete perché la Tunisia non risulterebbe porto sicuro quando migliaia di turisti fanno settimanalmente le crociere in quei porti??? E poi la motovedetta della GdF non sarebbe nave da “guerra”? Ma se sono navi militari essendo iscritte nel Ruolo speciale naviglio militare. Sono equiparate alle navi da guerra, secondo la Cassazione, ai fini della tutela penale riservata ad esse. Nel caso di guerra concorrono al dispositivo navale di difesa marittima!!! Tutte le motovedette della GdF hanno la bandiera da guerra della Marina Militare!! Ma anche se fosse stata una barchetta al servizio del prefetto, non sarebbe stato lo stesso un gravissimo attentato criminale alle nostre leggi italiane? Non possiamo che chiedere che nel concorso in magistratura sia inserito diritto della navigazione nazionale e internazionale.”

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