Carabinieri

“Mentre la politica fa pubblicità i Carabinieri muoiono”. La vicinanza della Polizia, auto ferme con le sirene sotto il Comando Generale

“Dopo il morto che peccato! Siamo stanchi di piangere, stanchi di vedere famiglie distrutte e vite spezzate. Oggi a Roma e domani altrove mentre i burattinai scaldano le poltrone i burattini muoiono.” È quanto si legge in un comunicato del segretario generale del SIM Carabinieri Antonio Serpi e del delegato Giuseppe La Fortuna.

Domani voi avrete dimenticato, noi continueremo a uscire di pattuglia pronti a sedare la prossima rissa, la prossima lite in famiglia, la prossima coltellata ricevuta. Non piangete, non serve, preparatevi alle vacanze che tanto ci siamo noi con i nostri problemi e i nostri feretri che non trovano più spazio.

A nome nostro – continua la nota –  del SIM Carabinieri e di tutti quei colleghi stanchi di sopravvivere sperando di tornare a casa a fine servizio, diciamo: onori a Mario, onori ai colleghi che vanno avanti nonostante l’assenza di uno Stato che fa pubblicità sulla nostra pelle. Un’assenza che si nota anche nel decreto sicurezza nel quale non via alcuno stanziamento per l’arma dei Carabinieri. 

La vera testimonianza d’affetto arriva dalla Polizia di Stato che ha salutato  i colleghi dell’Arma sfilando lentamente con 17 auto davanti il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in segno di rispetto e vicinanza per il triste lutto subito oggi.

Non fiori – conclude la nota – ma opere di bene si scrive in questi casi. Bene, io aggiungo: non lacrime ma strumenti efficaci per farci tornare a casa vivi.”

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