Carabinieri

Madonnina della Pace presa a sassate in Brianza. I carabinieri denunciano un 37enne

Lo scorso 17 marzo gli abitanti della frazione Altopiano di Seveso (MB) si erano svegliati scoprendo tristemente che la porta in vetro della caratteristica cappella dedicata alla Madonna Regina della Pace era stata presa a sassate. Il gesto vandalico aveva sconvolto non poco la comunità locale per la quale quella struttura votiva, posta lungo Via Cacciatori delle Alpi rappresentava un elemento di valore storico oltre che religioso.

La costruzione era stata eretta nel 1948 come ringraziamento a Maria per lo scampato pericolo in occasione della bomba caduta nelle vicinanze il 10 settembre 1944. “La bomba risparmiò case e persone. Conveniamo che fu una grazia; se il terribile ordigno fosse caduto in Comasina povera Seveso! Fu un vero favore della Madonna. È dovere di gratitudine tramandare il fatto con un monumento perenne” (Prevosto don Angelo Cereda – set. 1948).

Trascorso quasi un mese, dopo aver visionato tutte le telecamere della zona, gli investigatori sono risaliti allo stesso individuo che quella stessa notte era stato sorpreso a danneggiare autovetture in sosta e strutture stradali (marciapiede, secchi della spazzatura, parapetto di un ponticello e altre strutture di metallo a bordo strada). Nel corso dell’indagine, i militari sono riusciti a ricostruire il percorso che avrebbe effettuato l’uomo e, in particolare, la compatibilità dei suoi passaggi a piedi con la sequenza dei danneggiamenti.

L’uomo, un 37enne di origini marocchine, residente a Seveso ma di fatto senza fissa dimora, celibe, disoccupato, pregiudicato per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di stupefacenti, è stato quindi denunciato per deterioramento di oggetti di culto e danneggiamento.

Quella notte, colto in flagranza dai militari, era già stato denunciato, oltre che per il danneggiamento di svariate autovetture, anche per resistenza e minaccia in quanto, una volta fermato, in stato di alterazione psico-fisica verosimilmente connesso all’assunzione di alcol, aveva minacciato di morte i militari.

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