Marina militare

Licenza per gravi motivi concessa ai sindacalisti: il COCER Marina chiede di aprire il raffreddamento dei conflitti e di incontrare il ministro della funzione pubblica

Il Consiglio Centrale di Rappresentanza del Personale Militare della Marina (Co.Ce.R. Marina) ha emesso una delibera riguardante la Licenza Straordinaria per gravi motivi, al fine di affrontare contrasti interpretativi emersi dalla circolare della Direzione del Personale militare datata 19 giugno 2023.

In particolare, il Co.Ce.R. Marina ha deciso di richiedere l’attivazione dell’Art. 8, comma 3 del Decreto Legislativo 195/95, al fine di poter incontrare il Ministro della Funzione Pubblica. Si ritiene che sia necessario chiarire e risolvere i contrasti interpretativi presenti tra la circolare menzionata e i D.P.R. che regolamentano le concertazioni.

Il Consiglio ha evidenziato alcune motivazioni fondamentali a sostegno della propria richiesta:

a. Il Co.Ce.R. non è stato adeguatamente informato in merito alla modifica interpretativa, nonostante l’amministrazione sia tenuta a farlo per modifiche sostanziali in termini applicativi.

b. La circolare, seppur in via temporanea, estende l’interpretazione dei gravi motivi anche alle attività delle neo Associazioni militari a carattere sindacale. Questa estensione non tiene conto che la materia è di competenza della Rappresentanza militare concertata ai sensi del decreto legislativo 195/95, sia a livello normativo che economico.

c. Si sottolinea che la licenza, indipendentemente dal caso specifico, è sempre una concessione. Pertanto, l’attività sindacale, fino al momento dello stanziamento dei “distacchi e permessi”, sarebbe consentita durante l’orario di lavoro solo come una concessione, come opportunamente specificato dallo Stato Maggiore della Marina con il messaggio P 220800Z GIU 23.

Inoltre, il Co.Ce.R. Marina si è reso disponibile a incontrare preventivamente il Sottosegretario delegato, qualora l’Autorità affiancata lo ritenesse proficuo, per un approfondimento preliminare e propedeutico all’incontro con il Ministro della Funzione Pubblica.

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Le motivazioni riportate nella delibera n. 100/XII del Co.Ce.R. Marina, sono in linea con quanto ha da sempre espresso il Co.Ce.R. Interforze, cioè il timore che il personale rimanga senza rappresentatività. Se, come si dice, le associazioni sindacali da gennaio p.v. dovessero sostituire integralmente il Co.Ce.R. non se ne comprende con quali modalità. Certamente lo strumento della licenza “per gravi motivi” è inadeguato allo scopo. Viceversa, ad esempio, vi è in via di conversione il decreto legge, noto negli ambienti militari, nel quale si contempla la possibilità per chi è estraneo alle amministrazioni dello Stato di essere nominato Direttore Nazionale degli Armamenti. Nello stesso provvedimento, basterebbe prevedere che ai fini della rappresentatività anziché considerare le percentuali basate sull’organico ci si potrebbe riferire alla forza sindacalizzata. Inoltre lo 0,5% dello stipendio, almeno per un periodo transitorio, potrebbe essere riferito al solo parametro per dimezzare la spesa del rappresentato e far metabolizzare che le tutele e la rappresentatività saranno un costo a suo carico.
I sindacati non devono nascere dalle ceneri della Rappresentanza militare, ma avere quest’ultima e la sua storia come fondamento per una crescita culturale di tutte le Forze Armate e della società!

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