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ISIS, JIHADISTA POSTA IL SUO ‘SELFIE’ SU TWITTER: GLI USA LO RINTRACCIANO E BOMBARDANO LA BASE

L’Isis, lo abbiamo detto più volte, controlla e usa
al meglio la tecnologia per fare propaganda, diffondere le proprie idee,
attrarre giovani foreign fighters da tutto il mondo e minacciare i Paesi
Occidentali.

Al suo interno ha sezioni dedicate ai media e alla tecnologia.
Pochi giorni fa parlavamo di un attacco informatico di Usa e Gran Bretagna alla centrale
operativa dell’Isis. Ma in questo caso non c’è stato bisogno di esperti
informatici o hacker che si intrufolassero nei computer dei jihadisti. In
questo caso la tecnologia, una semplice tecnologia che tutti noi abbiamo nei
nostri smartphone si è rivoltata contro l’Isis.

Infatti un jihadista ha pensato bene di scattarsi un
selfie dimenticandosi di disattivare l’applicazione di geolocalizzazione nel
momento in cui è andato a postare lo scatto su Twitter. Così un po’ grazie alla
foto, ma soprattutto grazie alle coordinate geografiche involontariamente
fornite gli Stati Uniti sono riusciti a localizzare il miliziano e la base
in cui si trovava. Meno di 24 ore dopo con un’azione lampo gli Usa sono andati
a bombardare il campo base jihadista e l’hanno raso al suolo. Ecco come il
generale Hawk Carlisle spiega l’azione militare: “I ragazzi che lavorano a
Hurlburt incrociano i dati che provengono dai social media e a un certo punto
hanno visto questo sprovveduto che si mostrava davanti alla nuova base, mentre
su altri forum e social media altri decantavano le caratteristiche del luogo.
Meno di 24 ore dopo abbiamo tirato giù tutto”.

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