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ARMA, UN ANNO DI NUMERI: 74000 ARRESTI MA ANCHE UN CARABINIERE MORTO IN SERVIZIO E 412 FERITI

Sono state oltre 430 mila (432.934) le persone
denunciate e 73.958 quelle arrestate (di cui 49 mila in flagranza) dai reparti
dei carabinieri in tutta Italia nel corso del 2014, un anno in cui i militari
dell’Arma hanno perseguito 2 milioni 61.911 reati e dato risposta a quasi 6
milioni di richieste di cittadini al ‘112’, il numero unico di emergenza europeo.
Sono alcuni dei dati del bilancio dell’attivita’ operativa resi noti in
occasione del 201/o anniversario di fondazione dell’Arma.

Sul versante della lotta alla criminalita’
organizzata, in particolare, l’azione congiunta del Ros e dei reparti territoriali
ha portato all’arresto di 788 persone per associazione mafiosa, alla cattura di
4 latitanti pericolosi, al sequestro e alla confisca di beni per un valore
complessivo, rispettivamente, di un miliardo 149 milioni e di 76 milioni.
Anche nel contrasto all’eversione e al terrorismo
sono stati conseguiti “significativi risultati”, pure in seguito al rafforzamento
dei sei reparti anticrimine del Ros, ma il “punto di forza” dell’Arma
resta la “struttura molecolare” delle 4.581 Stazioni (e le 67
tenenze) distribuite in tutta Italia, che nel 2014 hanno perseguito quasi 2 milioni
di reati (1.987.922), pari al 68,7% delle denunce complessivamente presentate a
tutte le Forze di polizia (384.524 le persone denunciate e 43.018 quelle arrestate).
Una “polizia di prossimita’”, quella delle Stazioni, che viene
attuata anche dai carabinieri di quartiere che operano in 102 capoluoghi di
provincia e in altre 112 maggiori citta’ (86.164 servizi svolti), mentre gli
interventi dei Nuclei radiomobili sono stati oltre 215.000.
Sul fronte della sicurezza stradale, i
carabinieri hanno accertato circa 412.822 infrazioni al Codice della Strada, ma
il potenziamento del controllo del territorio si e’ avvalso anche delle
capacita’ di 21 Nuclei cinofili (che complessivamente hanno svolto 7.342
servizi), dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio, delle 1.856
pattuglie del Reggimento carabinieri a cavallo e degli Squadroni Eliportati
“Cacciatori” Calabria e Sardegna, che nel 2014 hanno svolto
complessivamente 6.424 servizi, con l’arresto di 362 persone.
Le missioni di volo degli elicotteri dei vari Nuclei
sono state 4.293 e 47.286 le ore di navigazione delle motovedette, che hanno
consentito, tra l’altro, il soccorso di 260 imbarcazioni e di 2.577 persone in
difficolta’. Sempre nel 2014, i carabinieri sciatori e rocciatori hanno
assicurato 15.092 servizi, mentre i subacquei hanno effettuato 332 interventi
di soccorso e di polizia giudiziaria.    
Nel 2014 – anno in cui gli esperti del Racis e dei
Ris e Sis dipendenti hanno portato a termine, complessivamente, 17.206 accertamenti
tecnico-scientifici – e’ stata intensa anche l’attivita’ dei carabinieri dei
vari reparti speciali: sono state quasi 60.000 le ispezioni effettuate dal
Comando per la Tutela della Salute (34.000 le infrazioni accertate, con 142
arresti); oltre 135.000 le opere d’arte recuperate dal Comando Tutela Patrimonio
Culturale; 2.534 i controlli del Comando Tutela Ambiente, (con 33 arresti e
1.166 denunce); 388 le persone arrestate e 695 quelle denunciate dai
Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, che hanno sequestrato banconote, assegni
e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 130.000 euro
e monete contraffatte per un corrispettivo di 25 milioni di euro.
Risultati significativi sono stati conseguiti anche
dai Nuclei Ispettorato del Lavoro e dai Carabinieri Politiche Agricole e
Alimentari, cosi’ come dalla Sezione Atti Persecutori istituita nel 2009
nell’ambito del Racis (sono stati 7.500 i militari addestrati al fenomeno delle
‘violenze di genere’) mentre per quanto riguarda l’impiego “fuori
area”, da sottolineare l’attivita’ svolta dai 722 carabinieri impiegati in
vari teatri operativi, dal Kosovo alla Cisgiordania, dall’Afghanistan al
Libano, fino alla Somalia e a Gibuti, oltre ai 435 militari impiegati per la
vigilanza di 126 sedi diplomatiche.
Anche nel 2014 l’Arma ha pagato un alto tributo di
sangue: un carabiniere e’ morto in servizio e 412 sono rimasti feriti. 

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