Investì agente sulla Tiburtina, le parole del carabiniere nella relazione della Polizia Locale: “Sono del Ros, non mi potete fare niente”
Un tragico incidente ha sconvolto il corpo della polizia locale lo scorso 7 novembre 2024, quando un giovane agente di 26 anni è stato travolto mentre effettuava rilievi su un sinistro in via Tiburtina. L’impatto è stato così violento che il vigile ha subito l’amputazione di una gamba poche ore dopo.
Alcol e alta velocità: le accuse al carabiniere
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pm Lorenzo Del Giudice, il conducente che ha investito il giovane agente sarebbe un carabiniere di 47 anni, fuori servizio al momento dell’incidente. L’uomo rischia ora di finire a processo con l’accusa di lesioni gravissime dopo la chiusura delle indagini preliminari.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il militare stava percorrendo via Tiburtina a 70 chilometri orari, superando il limite di 50, come rilevato dal consulente della procura, l’ingegner Mario Scipione. Gli esami tossicologici avrebbero inoltre evidenziato un tasso alcolemico quasi quattro volte superiore al limite consentito.
Le dichiarazioni shock dopo l’incidente
Pare che subito dopo l’incidente il conducente abbia pronunciato frasi controverse, riportate in una relazione dei vigili urbani ora agli atti dell’inchiesta. “Sono del Ros, e non mi potete fare niente… Nemmeno mi state facendo curare la mano”, avrebbe detto agli agenti del gruppo Tiburtino intervenuti sul posto.
Quando gli stessi agenti gli avrebbero fatto notare la gravità delle condizioni del collega investito, pare che il militare abbia risposto: “Non me ne frega un c… e ora sono affari vostri con i miei colleghi. Tutto per una tr…”
Una giovane vita segnata per sempre
La vittima, neo assunto nel corpo della polizia locale, era impegnata nei rilievi di un altro incidente stradale quando è stato travolto. Il caso ha suscitato forte commozione tra i colleghi e nell’opinione pubblica.
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