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In gita con gli amici, militare dell’esercito denunciato da un carabiniere per violazione di domicilio e insubordinazione: assolto

Un giovane palermitano di 30 anni è stato assolto dall’accusa di violazione di domicilio, insubordinazione e porto d’oggetti atti ad offendere. L’imputato, ex caporalmaggiore dell’Esercito di Palermo e oggi dipendente regionale, insieme ad altri due suoi amici palermitani, ha visitato il sito minerario di zolfo esistente (ex miniera “Tumminelli”) a C.da Iunco-Testasecca, in territorio di Caltanissetta. Questa visita era dovuta dalla passione dei tre giovani per i siti archeologici e minerari.

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Durante la visita, un residente del luogo ha invitato il giovane palermitano a lasciare immediatamente l’area mineraria perché la proprietà apparteneva a un suo familiare. Questa persona si è poi qualificata come appartenente alle Forze dell’Ordine e ha richiesto il tempestivo intervento dei colleghi del NORM di Caltanissetta. Al loro arrivo, i tre soggetti sono stati identificati.

In seguito alla procedura di identificazione, i militari dell’Arma hanno sottoposto i tre giovani a un’ispezione personale, con esito positivo soltanto per il giovane militare, che ha prelevato e consegnato dalla tasca anteriore sinistra del pantalone un coltello a serramanico marca “Virginia” con lama lunga cm. 8,5 e con manico 11,5 c.m. per la lunghezza complessiva di 20 cm. La torcia con marchio Diving Flashingh di centimetri 16 è stata invece trovata nella tasca del giubbotto.

Successivamente, il coltello è stato sottoposto a sequestro penale per violazione dell’art. 4 L. 152/1975 e convalidato dal P.M. di turno della locale Procura. Tuttavia, il giovane è stato assolto da tutte le accuse.

Successivamente, il carabiniere ha presentato una querela orale alla locale Stazione CC per violazione di domicilio nei confronti dei tre giovani. Dopo l’attività di indagine svolta dai Carabinieri, l’ex militare palermitano è stato indagato per disobbedienza aggravata e per avere portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, uno strumento di punta e taglio atto ad offendere.

Durante le indagini preliminari, il Procuratore ha scelto di archiviare l’accusa di violazione di domicilio, ma ha richiesto l’emissione di un decreto penale di condanna per il reato di porto di coltello fuori dalla propria abitazione. Il decreto penale di condanna è stato emesso dal GIP, ma il difensore dell’ex militare ha presentato una richiesta di giudizio abbreviato, condizionato all’esame dell’imputato.

Dopo l’esame dell’imputato che ha spiegato e giustificato l’occasionalità del coltello in questione, il GUP ha deciso di assolvere il giovane palermitano. Infatti, il giudice ha ritenuto che il fatto in questione fosse di particolare tenuità e non punibile. Il giovane palermitano, transitato nei ruoli civili a causa di un grave infortunio fisico, è stato quindi assolto dall’accusa.

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