Carabinieri

IMMIGRATO ACCOLTELLA AUTISTA DEL BUS: I CARABINIERI GLI SPARANO. DOVEVA ESSERE ESPULSO

Un ivoriano di 19 anni ha colpito con tre coltellate al torace l’autista di un pullman di linea dopo una lite a bordo del mezzo pubblico a Monteriggioni (Siena). L’aggressore è stato fermato dai carabinieri che per bloccarlo gli hanno sparato un colpo di pistola a una gamba. Chiamati da alcuni passanti, i militari sono stati a loro volta aggrediti dal migrante, che prima avrebbe scagliato contro una damigiana di vetro e poi li avrebbe attaccati con la lama. Grave l’autista del pullman: è in prognosi riservata.
Secondo la prima ricostruzione, dopo aver esploso alcuni colpi in aria, i carabinieri hanno potuto neutralizzare l’ivoriano sparandogli un colpo di arma da fuoco a una gamba. Ora, all’ospedale Le Scotte di Siena è in corso un intervento chirurgico per curare l’autista del pullman, che per le ferite gravi subite dai fendenti tirati dall’ivoriano, avrebbe perso molto sangue. Il giovane africano è piantonato in reparto. Nessun carabiniere è rimasto ferito. Il fatto è successo verso l’ora di pranzo in località Santa Colomba, vicino a Monteriggioni, zona di forte richiamo turistico. Accertamenti dei carabinieri sono in corso sulla vicenda.
I carabinieri hanno interrogato anche i passeggeri del bus e alcuni passanti. E’ emerso che l’immigrato, dopo aver inferto le prime coltellate, ha continuato a colpire l’autista e solo l’intervento di alcuni testimoni ha salvato la vita al conducente: alcuni passanti, che aspettavano il pullman al capolinea per ritornare in città, sono intervenuti e, facendosi «scudo», hanno interrotto la violenta aggressione. L’ivoriano è poi risultato essere in stato di ubriachezza. Il bus stava concludendo la corsa al capolinea di Santa Colomba di Monteriggioni (Siena). Sceso a terra, forse per una discussione avuta con l’autista, l’ivoriano sarebbe andato di corsa a prendere il coltello in una casa vicina, che conosce, dove era stato ospitato come richiedente asilo. Quindi, ritornato alla fermata, si sarebbe scagliato contro l’autista, accoltellandolo. Dopo i primi tre colpi – sempre secondo la ricostruzione dei militari – l’autista, cinquantenne, sarebbe stato sbalzato fuori dal posto di guida, finendo a terra. Così, sarebbero intervenuti alcuni passanti, che l’hanno sottratto all’aggressione mentre, intanto, qualcuno ha dato l’allarme ai carabinieri. All’arrivo di una pattuglia, l’africano non si è fermato. Sono stati sparati dei colpi di pistola in aria e poi, uno, per bloccarlo, a una gamba. Ma l’ivoriano ha tentato la fuga in un bosco, dove è stato raggiunto poco dopo dai militari. Il coltello è stato poi recuperato dai militari vicino all’aggressore.
L’africano non risulta essere un islamico radicalizzato, ma un migrante problematico, con difficoltà legate all’alcol e già noto ai gestori dei programmi di accoglienza e alle forze dell’ordine per le sue intemperanze. Proprio a causa di queste situazioni pregresse, le autorità gli hanno revocato lo status di richiedente asilo ed è in attesa di espulsione dall’Italia. Nel mesi scorsi la Caritas lo ha allontanato dalla casa dove era ospitato anche per le segnalazioni di altri migranti, allarmati dai suoi atteggiamenti aggressivi. Sarebbe la stessa struttura, vicina al capolinea, dove oggi si è procurato il coltello per aggredire l’autista. Ora è senza fissa dimora. Appena il 18 luglio scorso, alla stazione di Poggibonsi (Siena), il 19enne è stato arrestato dalla polizia ferroviaria per aver tirato un pugno a un controllore che gli chiedeva il biglietto causandogli un trauma commotivo. Oggi i carabinieri, perquisendolo, gli hanno trovato in tasca un’altra multa per non aver pagato il biglietto dell’autobus: la sanzione risale a ieri. È plausibile, allo stato attuale delle indagini, che il motivo della discussione con il conducente accoltellato

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