Editoriale

IL GRANDE SCHIERAMENTO DI POLIZIA E CARABINIERI PER LA BOLDRINI “COSTRETTO A NASCONDERSI”. IL SINDACATO: UMILIATI

(di Luca Marco Comellini per Tiscali Notizie) – Una volante dietro il fienile, un’auto dei carabinieri sotto un ponte. Il tutto per seguire un ordine di servizio: “non vi fate vedere dalla Presidentessa della Camera!”. Pare sia stata questa l’indicazione impartita alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri impegnati nel servizio di ordine pubblico lo scorso 24 settembre a Pescina (AQ) in occasione della partecipazione della Presidentessa della Camera, Laura Boldrini al meeting nazionale di Centro Democratico. A denunciare lo strano ordine di servizio è stato Fabio Lauri, Segretario Provinciale del Siulp (Sindacato unitario lavoratori di polizia) de L’Aquila con una lettera indirizzata al Questore del capoluogo abruzzese, dr. Alfonso Terribile, che Tiscali.it è in grado di pubblicare.

Il sindacalista: «costretti ad un deprimente nascondino»

È stata utilizzata «una consistente aliquota di personale in divisa e in abiti civili composta dal dirigente del servizio, 7 poliziotti, 5 carabinieri, il Settore Anticrimine del Commissariato di Avezzano e la Digos» scrive Lauri nella sua lettera ed è come un fiume in piena: «Poliziotti e Carabinieri, con relativi mezzi di trasporto, con estremo imbarazzo sono stati costretti a nascondersi nei più remoti meandri del paese (una volante dietro un fienile, la gazzella dei Carabinieri sotto un ponte, etc. etc..), con miserabile stupore dei cittadini che hanno assistito increduli al pietoso e quanto mai originale fenomeno dell’occultamento degli uomini delle ISTITUZIONI». Per il Segretario provinciale del Siulp i suoi colleghi «sono stati costretti ad un deprimente “nascondino”» e come se non bastasse rincara la dose riportando nero su bianco che dopo la kermesse pomeridiana «Giunti al ristorante, mentre la personalità (n.d.r. Laura Boldrini) entrava assieme ad altre persone che avevano partecipato al meeting, un’ accompagnatrice del presidente della Camera dei Deputati, presumibilmente un funzionario di Polizia, “suggeriva” al Dirigente del servizio di non far avvicinare poliziotti al ristorante in quanto, tale presenza, avrebbe potuto urtare la suscettibilità; la stessa donna, secondo quanto riferito anche dai colleghi che hanno assistito alla “dispensa” di cotali “consigli”, concludeva dicendo: “Per adesso è andato tutto bene, non creiamo problemi con la nostra presenza”». «Qualcuno dei poliziotti presenti, con educazione e con quel senso dello STATO che ci contraddistingue, – ha proseguito Lauri – faceva osservare che la presenza della Polizia, semmai, poteva soltanto nobilitare tale contesto e non certo creare problemi o imbarazzo, soprattutto non poteva crearne alla terza carica di questo stesso STATO!».

Nel proseguire la sua lettera il sindacalista del Siulp ha ricordato al Questore che «La dignità umana e professionale del poliziotto è frutto di lunghi e travagliati anni di sacrifici pagati a caro prezzo da coloro che ci hanno preceduto, in termini di libertà personale, di vita e di carriera», e che l’attuale Presidente della Camera dei Deputati «risulta beneficiare della “scorta più imponente d’Europa” al prezzo, per il cittadino, di un milione e centomila euro l’anno» che vanta una consistenza numerica prossima «all’intero organico di un Commissariato come quello di Avezzano». Lauri ha quindi concluso la sua nota avvertendo il Questore che «in concomitanza di future visite “istituzionali” della Presidente della Camera dei Deputati, valuterà di promuovere una manifestazione volta ad evidenziare la professionalità, il decoro, il prestigio ed il valore aggiunto che la POLIZIA di STATO, assieme alle altre forze dell’ordine, attribuisce ogni giorno alla nostra ITALIA.».

Il silenzio del vertice del Siulp e l’attacco del Coisp.

Sulla vicenda il Segretario Generale del Siulp, Felice Romano, contattato nel tardo pomeriggio di ieri non ha rilasciato alcuna dichiarazione mentre sempre ieri è intervenuto sulla vicenda Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) che a Tiscali ha voluto ricordare come già nel 2014 aveva avuto modo di affermare che «Nel corso del mandato di Presidente della Camera l’Onorevole Laura Boldrini non ha mai brillato per manifestazioni di vicinanza alle Forze dell’Ordine e anzi, in più di un’occasione, ha mostrato segni tangibili di insofferenza verso gli uomini e le donne in divisa, esprimendo con la Sua ieratica afflizione, spiacevoli esternazioni e valutazioni discutibili». Maccari ha poi precisato che «fatti analoghi a quelli di cui si parla oggi, erano accaduti a Palermo» già lo scorso 12 settembre in occasione della visita della presidentessa della Camera Laura Boldrini, arrivata a sorpresa al porto mentre erano in corso le operazioni di assistenza ai 450 migranti salvati nelle acque del Canale di Sicilia.

«Ma le occasioni in cui l’On.le Boldrini ha “brillato” come pochi altri nel bistrattare le Forze dell’Ordine – ha chiosato il Segretario del Coisp – non mancano: dalla “scorta sul web” dopo le foto ritoccate apparse su Facebook, alla scorta fisica, imponente più di quella di un Capo di Stato: 27 elementi.». Maccari si è detto anche dispiaciuto che «il rappresentante del Siulp de L’Aquila sarà lasciato solo in questa denuncia dai suoi vertici nazionali, allineati a coperti alla politica governativa al punto da dichiararsi favorevoli alla legalizzazione delle droghe pochi giorni fa» e, affermando che «lo Stato non può venire rappresentato degnamente dinanzi ai cittadini, da chi ne disprezza in modo tanto palese e snob quanto la Presidentessa Boldrini i rappresentanti più riconosciuti dalla gente: le Forze di Polizia e di Sicurezza.» ha poi concluso in modo deciso «Non attendiamoci delle scuse…. speriamo nelle prossime elezioni».

Piras (SI-SEL): «un clamoroso equivoco», «la Boldrini saprà chiarire»

Sul fronte politico al momento i deputati Michele Piras (SI-SEL) e Maurizio Gasparri (FI-PDL) contattati da Tiscali hanno rilasciato una dichiarazione. «Credo che la polemica sia un po’ esagerata» ha detto Piras che, precisando di conoscere «la sensibilità personale e l’attenzione istituzionale della Presidente della Camera», ha poi aggiunto «ritengo che si tratti di un equivoco» perché – ha proseguito – «in casi precedenti infatti ho avuto modo di constatare come la Presidente chiedesse cortesemente alle forze di polizia discrezione, per non dare l’impressione di una “militarizzazione” del territorio dovuta alla sua presenza, di certo non ha mai chiesto a nessuno di nascondersi, né credo vi sia, nei modi e nello stile della Presidente, alcuna intenzione di mancare di rispetto a chicchessia, tantomeno ai lavoratori della sicurezza». Il deputato di SI-SEL ha concluso «Inviterei tutti a mantenere i toni freddi e sono sicuro che la Presidente Boldrini saprà chiarire ciò che a me pare un clamoroso equivoco».

Gasparri (FI-PDL): «non è la prima volta che la Boldrini è motivo di polemiche».

Per il senatore Gasparri «alcune misure di sicurezza sono inevitabili ma occorre misura e decenza. Mortificare il personale delle forze di polizia come avvenuto in occasione della presenza in Abruzzo della Boldrini è inaccettabile.» Il senatore di Forza Italia è convinto che «la Boldrini dirà che non è colpa sua» e ha poi aggiunto «ma resta il dubbio che voglia protezione ma che non vuole che si noti». Gasparri ha concluso assicurando che comunque sentirà i sindacalisti della polizia «per capire cosa è successo» perché «non è la prima volta che la Boldrini è motivo di polemiche».

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