Forze di Polizia: governo ignora contratti e non paga l’una tantum. Ecco a quanto ammonta
La Polizia di Stato sta subendo un ritardo nell’erogazione dell’elemento accessorio una tantum dell’1,5% dello stipendio, previsto dall’articolo 1 del comma 330 della legge di bilancio 2023. Il sindacato della FSP di Polizia ha richiesto un intervento tempestivo ed autorevole all’interno dell’Esecutivo, affinché la situazione venga risolta il prima possibile. Ecco il contenuto della richiesta:
Come noto, la norma in oggetto prevede che «per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementati di 1.000 milioni di euro da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza»
Inoltre, per assicurare l’omogenea applicazione della citata normativa, il Ministero dell’economia e finanze ha poi comunicato, già da tempo, le misure del predetto emolumento da corrispondere, tra gli altri, al personale della Polizia di Stato, che oscillano dai 24,10 euro mensili lordi destinati ad un agente ai 34,46 euro mensili lordi riservati ad un commissario capo.
Trascorso ormai il termine utile per erogare l’adeguamento e gli arretrati con la mensilità di aprile, Le chiediamo di effettuare ogni opportuno intervento in seno al Governo di cui è autorevole esponente affinché detta erogazione avvenga con la mensilità di maggio 2023.
Si tratterebbe di una sia pur minima compensazione una tantum (per il solo anno 2023) della dinamica inflazionistica che, naturalmente, non sarà la panacea che risolverà tutti i problemi dei Servitori dello Stato che ogni giorno mettono a repentaglio la propria incolumità per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e delle Istituzioni, ma sarà comunque un segnale positivo in un quadro generale di grande incertezza, e di notevole inquietudine in ambito internazionale.”
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