Polizia

Fece dito medio a poliziotto: assolto perché il fatto non costituisce reato

Il Giudice Monocratico di Imperia Daniela Gamba ha assolto N.F., un attivista dei centri sociali di 67 anni, dall’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale. L’uomo era stato processato per aver mostrato il dito medio a un agente della Digos che stava riprendendo le persone che entravano in tribunale. In quel momento, si stava svolgendo un’udienza relativa al processo nei confronti di alcuni no border accusati di aver lanciato carta igienica all’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L’avvocato difensore Ersilia Ferrante ha chiesto l’assoluzione con formula piena, specificando che la condotta dell’imputato non costituiva reato e che mancava l’elemento soggettivo – ovvero la volontà di offendere – che è necessario per l’oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, l’offesa deve essere percepita dai presenti, ma il testimone addetto alla vigilanza del tribunale non sembrava ricordare il fatto.

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Il Pubblico Ministero Andrea Pomes ha chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove, concordando con la posizione difensiva dell’avvocato Ferrante. L’uomo aveva mostrato il dito alla telecamera, ma non in modo diretto verso nessuno in particolare, quindi non vi era un obiettivo preciso di offesa.

È importante ribadire che la giurisprudenza italiana richiede elementi precisi per configurare l’oltraggio a pubblico ufficiale, come la presenza dell’elemento soggettivo e l’offesa percepita dai presenti. In questo caso, nessuno si è sentito offeso e l’agente della Digos era in borghese, quindi non in servizio ufficiale. Infine, l’imputato non è stato nemmeno fermato immediatamente dopo i fatti contestati. Quindi, il giudice monocratico ha deciso l’assoluzione con la formula “il fatto non costituisce reato”.

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