Carabinieri

FACCIA A FACCIA CON IL GENERALE DEL SETTE: “L’AMORE PER L’ARMA AL SERVIZIO DELLE ISTITUZIONI”

Il Generale Del Sette, ospite a Faccia a Faccia sul La7 di Giovanni Minoli, risponde ad alcune domande, in particolare sulle vicissitudini giudiziarie. Ora, chiede Minoli, come si sente? “Posso guardare con fiducia, ho ricevuto tanta solidarietà a cominciare dalle massime istituzioni dello stato, e questa solidarietà alleggerisce il peso dell’inchiesta. La cosa più importante che ho fatto per l’Arma è aver contribuito a renderla più efficiente e pronta al futuro. Durante il Comando i momenti difficili sono stati diversi a cominciare da alcune azioni disdicevoli commesse da alcuni carabinieri. A chi mi ha detto perché se un carabiniere fa qualcosa finisce in prima pagina sui giornali, ho risposto perché dai carabinieri si pretende di più! Generale Del Sette: “Qui abbiamo vissuto un brutto episodio per la nostra Arma”.

Il riferimento allo stupro denunciato a Firenze da due studentesse americane da parte di due militari dell’Arma, il Generale Del Sette ha riposto: “Qui abbiamo vissuto un brutto episodio per la nostra Arma. Una tristezza infinita e, in ogni caso, c’è ancora in me la speranza che il processo possa meglio individuare le responsabilità, che sono comunque enormi, di questi due, per aver durante il servizio fatto qualcosa di grave.”

“La qualità principale di un Comandante Generale deve essere l’amore per l’Arma e per le Istituzioni ed il difetto che non dovrebbe avere la slealtà e non può mai dimenticare di essere servitore dell’Arma e dello Stato.”

Sull’arresto di Riina. “L’arresto di Riina è stata una azione corale alla quale hanno dato un contributo fondamentale il Generale Mori ed il Capitano Ultimo. Ultimo ha dato molto all’Arma, un grande investigatore ed un uomo di grandi emozioni.”

“La cosa più importante fatta nel ruolo di capo ufficio legislativo del Ministero della Difesa: il codice dell’Ordinamento Militare, da 1270 leggi, una. Io sono arrivato all’incarico di capo ufficio legislativo perché me lo ha chiesto l’Arma, ed ho contribuito con i 4 ministri con cui ho collaborato ad accrescerne la professionalità.” Giovanni Minoli sottolinea che forse questa vicinanza alla politica è stata la causa dei problemi creatisi in seguito durante il mandato da Comandante Generale, il Generale Del Sette risponde “che ogni vertice delle istituzioni è nominato da governo con, molto importante, l’avallo del Presidente della Repubblica.”

Chi attacca Del Sette? “Gli attacchi contro di me vengono dall’esterno dell’Arma, sono portato a credere alla buona fede dei carabinieri. Ci ho pensato durante molte notti insonni.”

Se le dicono che è renziano? “Io sono italiano e servitore dello stato”.

Il giorno prima della proroga del suo mandato, l’avviso di garanzia. Si è Sentito male? “Malissimo, ho reagito con disperazione, è stata fortissima mia moglie Paola ed i carabinieri che con un coro unanime mi sono stati vicini”.

La notte dorme? “Abbastanza, mi sono abituato. Gestire l’ansia è stato indispensabile.

Quale pensiero l’ha aiutata di più? “Avere con me l’Arma intera è le istituzioni. Che ogni volta mi hanno confermato la fiducia.”

Ma la fiducia con la procura di Roma, è rimasta intatta? “Si, sicuramente”

Per quanto riguarda i carabinieri, rimane qualche perplessità sulla loro integrità dopo il depistaggio di Scarfato e sessa sulle indagini Consip. “Non sui i carabinieri, ma su uno o  due ufficiali. I carabinieri sono 110.000. La giustizia chiarirà se si tratta di errori o deviazioni. Fa parte, purtroppo, della storia delle istituzioni. Però io voglio sperare che si tratti di un errore.”

Ci sono delle realtà esterne sui carabinieri sui cui avete perso il controllo? “L’Arma è strutturata in modo che il controllo non si possa perdere, ed è per questo che ho ritenuto di dare tutta questa importanza all’etica facendone un manuale.”

Ha pensato mai alla parola complotto? “Nel tempo ho cominciato un po’ a pensarci, ma siccome sono un ottimista, vorrei poterlo escluderlo”

In Italia nessun attentato: “Una serie di ragioni, Noi siamo meglio organizzati ed efficienti, sappiamo interagire, creando azione informativa e condivisione delle informazioni”

C’è una cosa che avrebbe voluto fare e che non è riuscito a fare? “Ce ne sono tante, ma in particolare alcune riforme quali la previdenza complementare e la riforma della rappresentanza militare. “

Ha deciso cosa farà da grande? “No, ci sto pensando seriamente insieme a mia moglie.”

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