Sindacati Militari

CONTRATTO E UNA TANTUM 2023. PARTENZA FALSA PER GOVERNO MELONI

Con l’ultima legge di bilancio, il governo ha previsto l’assegno una tantum mensile solo per il 2023, pari all’1.6% della retribuzione del personale del pubblico impiego. Tuttavia, il SILF, ovvero il sindacato italiano lavoratori finanzieri, ha commentato sostenendo che queste misure sono del tutto insufficienti a compensare gli effetti dell’inflazione, che continua a impattare sui redditi dei dipendenti pubblici. Il SILF ha inoltre criticato il fatto che, dopo ben 4 mesi dalla sua istituzione, non si è ancora visto alcun euro in busta paga.

LEGGI ANCHE Maresciallo rifiuta di indossare la mascherina durante un concorso. A processo per disobbedienza

In aggiunta, nel primo DEF licenziato dal Governo Meloni, non è stata prevista alcuna forma di stanziamento per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, che era scaduto alla fine del 2021. Alcuni membri del governo si sono giustificati sostenendo che ci si aspetta un miglioramento della congiuntura economica in Italia, ma la speranza di raccogliere qualche spicciolo dal taglio della spesa pubblica sembra apparire piuttosto ingenua.

In questo contesto, il Governo Meloni sembra fare una falsa partenza, deludendo le aspettative di coloro che si aspettavano un maggiore sostegno al comparto della sicurezza e della difesa. Le promesse fatte durante la campagna elettorale, infatti, sembrano essere state contraddette dalle scelte di politica economica attuate dai membri del governo. Sarà fondamentale seguire attentamente l’evolversi della situazione per capire come verranno affrontati questi problemi nei prossimi mesi.

Cosa aspetti, abbonati ai nostri contenuti!

Con un costo inferiore a quello di un caffè al mese, potrai leggere le nostre notizie senza essere disturbato dagli spazi pubblicitari. Clicca sul link per abbonarti e contribuire a sostenere la nostra missione di fornire notizie di qualità ai nostri lettori.  – CLICCA QUI PER ABBONARTI

error: ll Contenuto è protetto