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CONCORSO VFP4, PARLA UN SOLDATO D’ELITE: “SOLDI E ADDESTRAMENTO RISCHIANO DI FINIRE BUTTATI”

(di Pasquale Amoruso) – In questi giorni, sono in corso di svolgimento le
prove di concorso per VFP4, un concorso specialistico per le forze armate, non
destinato a civili, ma direttamente a militari che abbiano già terminato la
ferma prefissata di un anno.

Abbiamo raccolto la testimonianza di Mario, nome di
fantasia di un soldato appartenente a un corpo d’elite delle forze armate,che
ha fatto domanda di espletamento per il concorso ma che ora rischia, dopo un
anno di super addestramento, di andare a casa da civile.
Al momento della scelta del corpo, un militare VFP1
può scegliere una destinazione più “soft”, (si fa per dire), o una in cui sa
che faticherà molto di più, come ad esempio, i Lagunari o i Parà. Nel secondo
caso, un addestramento più duro corrisponde anche a una spesa maggiore per lo
Stato: per esempio, per l’addestramento dei paracadutisti, far sollevare un
elicottero costa diverse migliaia di euro.
La differenza tra l’addestramento di un VFP1
lagunare e di un VFP1 di fanteria non è solo nelle competenze, ma anche nel
costo. Questa differenza, però, viene annullata quando i VFP1 fanno il concorso
per VFP4.

Le prove del concorso per la ferma prefissata di 4
anni, (selezione culturale, idoneità psico-fisica e attitudinale, e la
valutazione dei titoli) non tengono in considerazione lo speciale addestramento
conseguito nei corpi d’elite, perciò in sede d’esame un soldato iper addestrato
conta quanto un “imboscato”. In questa maniera si butta al vento non solo la
preparazione specialistica del soldato, ma anche le migliaia e migliaia di euro
per addestrarlo.


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