Politica

COLONNELLO DELL’ARMA SUL RISULTATO ELETTORALE: “STRAVINCE CHI CHIEDE SICUREZZA E RINNOVAMENTO”

Un’Italia divisa in due quella uscita dalle elezioni del 4 marzo. Al nord domina la Lega, al sud il Movimento 5 stelle è dilagante. I risultati finali, però, non consentono a nessuna coalizione di governare.

Un terremoto elettorale”, “un cataclisma politico”, uno scenario che sembrava impossibile da ipotizzare, ma che in realtà sembra solo un nuovo capitolo della saga politica che sta attraversando le democrazie occidentali negli ultimi anni.

Come nella canzone di Cocciante – commenta il Colonnello dell’Arma Salvino Paternò –  “era già tutto previsto”… e mi riferisco alla ingovernabilità derivante dai risultati elettorali. Il “nemico” era alle porte, la ventata di cambiamento nell’aria e, conseguentemente, rintanati nei loro bunker, prima della sconfitta, avevano avvelenato i pozzi varando una norma per impedire ai vincitori di governare.
Malgrado ciò, il messaggio degli italiani è stato chiaro e potente. Stravincono solo quelle forze che puntavano ad un rinnovamento morale, ad una maggiore sicurezza interna e, soprattutto, intenzionate a dare un segno di discontinuità alla sottomissione europea. Viceversa quei partiti che hanno ignorato la rabbia dei cittadini pensando di gabbarli con promesse fantasmagoriche, che hanno continuato a gozzovigliare nei loro privilegi inneggiando ad un europa egoista e prevaricatrice, prendono una sacrosanta batosta. Bene!
Anche se poi hanno fatto di tutto per radicalizzare gli scontri ideologici, cercando di farci giocare a fascisti contro comunisti, i cittadini hanno dimostrato che non c’è alcuna onda nera e tantomeno rossa. Bene!

Cosa accadrà ora? Nemmeno il mago Otelma potrebbe saperlo. E’ certo però che qualunque alchimia politica che continui ad ignorare il sano malcontento dirompente si rivelerà disastrosa. Altrettanto disastrosa sarà per i vincitori l’incapacità di assumersi le enormi responsabilità che ne derivano e che possono affrontare solo rinunciando ai personalismi, alla logica delle poltrone e delle strategie carrieristiche… Non è necessaria – conclude il Colonnello Salvino Paternò – la mega-competenza né astruse formule, basta il buon senso

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