Le chat tra carabinieri contro i due americani: “Fategli fare la fine di Cucchi”. Arma: avvieremo procedimenti disciplinari
Quello che è accaduto a Mario Cerciello Rega nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 è purtroppo noto. Anche la fotografia di Natale Hjorth, uno dei due americani accusati dell’omicidio del carabiniere (insieme a Finnegan Lee Elder), con la benda sugli occhi in caserma, è cronaca.
Quello che non sapevamo, e che sarebbe emerso soltanto oggi dalle carte depositate nel processo nei confronti del militare che avrebbe bendato Hjorth, sono i contenuti delle chat circolate quel giorno fra i carabinieri del Nucleo investigativo e altri colleghi, come riporta il Corriere della Sera.
“Fategli fare la fine di Cucchi”, “squagliateli nell’acido”. Corre la rabbia e la sete di vendetta nei messaggi scambiati nelle ore successive al fermo dei due americani, sempre secondo le rivelazioni del Corriere.
“Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto”, scrive un militare nella chat di lavoro e i colleghi commentano: “Ammazzateli di botte”.
Tra le frasi finite all’attenzione del giudice monocratico anche quella di un carabiniere che scrive: “Non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero” e altri rispondono: “Bisogna squagliarli nell’acido”.
Per la morte del vicebrigadiere Cerciello Rega i due americani sono stati condannati all’ergastolo nel maggio del 2021 in primo grado.
L’Arma: nella chat toni offensivi ed esecrabili
“L’Arma dei Carabinieri ha testé appreso che, nell’ambito del processo a carico del maresciallo capo Fabio Manganaro, per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, sono stati depositati atti di un consulente esterno della procura relativi a contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore”. E’ quanto si legge in un comunicato del Comando generale dei Carabinieri.
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