Avvocato Militare

Certificati di malattia falsi, ex militare condannato a risarcire lo Stato

La Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha recentemente esaminato il comportamento di un militare in servizio presso il 132° Reggimento artiglieria terrestre “Ariete” di Maniago accusato di assenze ingiustificate dal servizio, ponendo in luce importanti aspetti legali e etici.

Contesto e Accuse

Nel periodo compreso tra il 22 giugno e il 15 settembre 2020, il militare è stato accusato di assenza ingiustificata per un totale di 84 giorni. La Procura ha contestato queste assenze, sostenendo che i certificati medici presentati fossero falsi. Il danno patrimoniale è stato calcolato sulla base della retribuzione giornaliera del militare, moltiplicata per i giorni di assenza, per un totale di euro 2.297,12.

Il Procedimento Penale e le Sanzioni Disciplinari

In particolare, secondo la prospettazione della pubblica accusa, dalla documentazione agli atti e dalle indagini effettuate nel procedimento penale svolto per i medesimi fatti, risulterebbe che il convenuto abbia presentato all’amministrazione di appartenenza diversi certificati medici falsi, attestanti la propria malattia nelle giornate dal 22 giugno al 27 luglio (in totale 35 giorni), dal 3 all’8 agosto (4 giorni) e dal 6 al 15 settembre (10 giorni); oltre ad essersi allontanato dal proprio domicilio senza giustificazione nei giorni di malattia nelle giornate dal 7 al 21 agosto (15 giorni) e dal 22 agosto al 5 settembre (15 giorni).

Per i medesimi fatti il GUP presso il Tribunale militare di Verona ha pronunciato sentenza irrevocabile di patteggiamento, ai sensi degli artt. 445, 448 cpp e 261 cpmp, in ordine al reato continuato di simulazione di infermità e truffa militare aggravata, applicando all’odierno convenuto la pena di sei mesi di reclusione militare, con sospensione della pena.

Il convenuto è stato, inoltre, sanzionato disciplinarmente per non aver consegnato gli originali dei certificati medici al momento del suo rientro in servizio, in data 27 luglio 2020, dopo il primo periodo di convalescenza tra quelli sopra indicati. L’amministrazione di appartenenza ha applicato, per tale violazione, la sanzione di un giorno di consegna. Successivamente, il convenuto è stato ulteriormente sanzionato formalmente con rimprovero, per aver richiesto la sospensione della precedente sanzione disciplinare con richiesta inoltrata sulla posta elettronica certificata del Reggimento, senza aver preventivamente informato la sua linea di comando ed il comandante di batteria

La Decisione della Corte dei Conti

La Corte ha esaminato dettagliatamente le prove presentate. Ha riconosciuto la falsità di alcuni certificati medici, condannando il militare al rimborso della retribuzione ingiustamente percepita per un totale di 49 giorni. Tuttavia, per gli altri giorni di assenza, la Corte non ha trovato prove sufficienti di condotta fraudolenta. La Corte dei Conti ha quindi accolto la domanda di condanna alla restituzione della retribuzione percepita, pari ad un totale di euro 2.297,12, in quanto l’assenza dal servizio risulta del tutto ingiustificata, avendo il convenuto presentato all’amministrazione di appartenenza della documentazione medica falsa.

Danno all’Immagine e Considerazioni Giuridiche

Per quanto concerne la questione del danno all’immagine dell’Amministrazione, stimato in euro 2.000,00, la Corte ha stabilito che un danno all’immagine per essere risarcibile deve essere concretamente dimostrato.

Nel caso di specie, tale pregiudizio non risulta provato da elementi concreti, in quanto la pubblica accusa riferisce della causazione del danno all’immagine in termini generici, facendo riferimento alla disaffezione indotta negli altri dipendenti verso l’amministrazione e alla possibilità di comportamenti emulativi, senza tuttavia fare riferimento a fatti specifici e concreti.

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