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BUSTARELLE AL CONCORSO DA FINANZIERE TEST D’ESAME VENDUTI A 18 MILA EURO

(di Giulio De Santis) – Diciottomila euro ricevuti in cambio del contenuto delle prove del concorso per il reclutamento di allievo maresciallo della Guardia di finanza. A passare i test di ammissione in anticipo è stato Fabio Faggiano, 38 anni, in servizio presso il centro reclutamento di Roma-Lido di Ostia, che ha patteggiato una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione con l’accusa di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.

Oltre al finanziere è stato condannato anche Mario Galici, difeso dall’avvocato Alessandra Martuscelli, al quale al termine del rito abbreviato il gup ha inflitto un anno e quattro mesi per aver consegnato una bustarella di tremila euro con l’obiettivo di facilitare l’esame dei figli.

Il giudice ha poi disposto il rinvio a giudizio di altri tre finanzieri. Sotto processo finisce Armando Rossi, 50enne, considerato il collettore delle mazzette. Sul banco degli imputati siederà anche Giovanni Lucarelli, coinvolto per aver svelato i test ma senza intascare mazzette. Accanto ai colleghi prenderà posto Gaetano Pierri, a cui è contestato il pagamento di una tangente per aiutare il figlio.

Il primo episodio riguarda il test del concorso del 2013, dove Faggiano intascò una bustarella per tutelare un ragazzo. Modalità replicata l’anno successivo per garantire il figlio di Pierri. Nel dibattimento si esaminerà anche il concorso 2013/2014 per l’arruolamento di 297 allievi marescialli, dove sarebbero stati favoriti 25 candidati senza però prendere denaro. (Corriere della Sera)

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